Con la legge n. 833 del 23 dicembre 1978, il governo Andreotti, istituì il Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Da quel momento, e negli anni successivi, il SSN è stato sicuramente un supporto fondamentale per la qualità della vita degli italiani. Da tempo, però, questo Sistema è in crisi.
I tagli ai servizi e al personale, cominciati nel 2008 e perpetrati silenziosamente da tutti i governi che da allora si sono succeduti, hanno minato l’efficienza e la capacità del Sistema Sanitario Nazionale. Ovviamente la pandemia ha aggravato una situazione che già era precaria.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nel biennio 2021-2022, tre milioni di anziani hanno rinunciato a cure o esami clinici di cui avevano bisogno. In parte a causa delle loro condizioni socioeconomiche (37%). Ma anche, e soprattutto, per i problemi strutturali e organizzativi che affliggono la Sanità italiana.
Oggi le lunghe liste di attesa, l’inefficienza dei Pronto Soccorso, la spesa completamente a carico del cittadino salita in soli due anni da 34,8 a 37 miliardi di euro, l’aumento degli importi dei ticket sanitari hanno determinato una situazione che mette sempre più a rischio il diritto alla prevenzione e alla cura di tutti i cittadini.
Redazionale a cura dell’Ufficio comunicazione UILPA
Roma, 14 gennaio 2024