“Esprimiamo solidarietà alle due dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Palermo che, nel 2005, hanno subìto molestie sessuali da parte dell’ex Direttore, assolto, dopo 10 anni, “perché il fatto non sussiste”, da una sentenza che ci lascia perplesse.
Peraltro, riteniamo grave l’assenza di un procedimento disciplinare mentre lo stesso Direttore era ancora in servizio.
Crediamo che ritenere le molestie sessuali sul luogo di lavoro al pari di un semplice, anche se inopportuno, atteggiamento goliardico e scherzoso sia lesivo della dignità di tutte le lavoratrici.”
È quanto hanno dichiarato Alessandra Menelao – responsabile nazionale dei centri d’ascolto Uil – e Maria Grazia Gramaglia – segretaria nazionale della Uilpa con delega alle violenze.
“Quella perpetrata ai danni delle due dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, infatti, resta una violenza e, come tale, offende e svilisce le donne lavoratrici. Pur rispettando la sentenza del Tribunale – hanno concluso Menelao e Gramaglia – non possiamo accettare che si archivi l’accaduto come scherzo, prestando, di fatto, il fianco a letture superficiali di quello che è un atto di prevaricazione sessuale.”