Il 6 novembre scorso la UILPA e la FP CGIL hanno scelto di non fare da paravento al governo per travestire da vittoria un rinnovo contrattuale che è una secca sconfitta per i pubblici dipendenti.
Partiamo dalla sostanza del rinnovo contrattuale firmato il 6 novembre scorso.
Dei 160 euro lordi di aumento la metà già stati erogati per legge, e quello che rimane da distribuire in busta paga ammonta a poche decine di euro.
In altri settori i rinnovi sono stati più cospicui. Solo per citarne alcuni:
- Poste, € 230;
- Industria Armatoriale, € 202 + € 380 una-tantum + € 49,50 welfare;
- Turismo, € 200;
- Aziende agro-meccaniche, € 230;
- Ristorazione e Turismo, € 200;
- Grande Distribuzione, € 240 + € 350 una-tantum;
- Terziario, commercio, servizi, € 240 + € 350 una-tantum;
- Credito, € 435;
- Metalmeccanici, richiesta piattaforma sindacale € 280;
Confrontiamo queste cifre con quelle ottenute dai firmatari del 6 novembre:
- Elevate professionalità, € 193,90;
- Funzionari, € 155,10;
- Assistenti, € 127,90;
- Operatori, € 121,40.
Seppur la struttura salariale tra pubblico e privato è differente si rimane colpiti da aumenti molto lontani tra loro.
Noi siamo una forza che rappresenta il mondo del lavoro pubblico. Un mondo che sta collassando. E uno dei motivi sono le basse retribuzioni per la maggior parte dei lavoratori. Ecco perché non firmiamo contratti a perdere.
Segreteria nazionale UIL Pubblica Amministrazione
Roma, 11 novembre 2024