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Reporter senza frontiere. Libertà di stampa, l’Italia scende al 46esimo posto: pesano minacce e precarietà

“Un numero crescente di governi e autorità politiche non stanno adempiendo al proprio ruolo di garanti del miglior ambiente possibile per il giornalismo e del diritto del pubblico a notizie e informazioni affidabili, indipendenti e diversificate”. È l’allarme lanciato da Reporter Senza Frontiere che nel suo rapporto annuale sulla libertà di stampa nel mondo sottolinea “un preoccupante calo del sostegno e del rispetto per l’autonomia dei media e un aumento della pressione da parte dello Stato o di altri attori politici”.

 

L’Italia perde cinque posizioni nella classifica, passando dal 41mo al 46mo posto. Nel 2023 l’Italia aveva recuperato 17 posizioni rispetto al 2022, quando si era classificata al 58mo posto.

 

Nel rapporto si fa un accenno generale al tentativo in molti Paesi di gruppi politici di “orchestrare l’acquisizione di ecosistemi mediatici, sia di media di proprietà statale che sono finiti sotto il loro controllo, sia di acquisizione di media privati da parte di imprenditori alleati”.

 

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