A Bergamo la situazione di alcuni enti pubblici sta precipitando. Dopo il Tribunale e la Procura anche alla Prefettura è stato indetto lo stato di agitazione. Le cause di questa nuova protesta sono da imputarsi alle insufficienti risposte della dirigenza alle richieste sindacali.
Sull’argomento abbiamo ascoltato la Segretaria generale territoriale UILPA Bergamo, Maria Rita Errante:
«Il problema principale è che da anni stiamo assistendo a un progressivo e drammatico svuotamento degli uffici. Il ricambio generazionale è quanto mai lontano e le scarse risorse e gli stipendi inadeguati al costo della vita rendono la Pubblica Amministrazione inappetibile. Questo porta i vincitori di concorso a rifiutare il posto e, di conseguenza non c’è ricambio di personale.
Poi subentrano tutta un’altra serie di problemi a livello economico e strutturale come, ad esempio, i pagamenti degli straordinari che arrivano con molto ritardo o la mancanza di condizionatori o pulizie su interi piani degli stabili della Prefettura, che disattendono il benessere lavorativo dei dipendenti. Il problema dei buoni pasto, il GM lunch, che non vengono accettati per le eccessive trattenute imposte dalla città di Bergamo, e così via.
Insomma, i dipendenti sono stanchi e hanno deciso di portare avanti questo stato di agitazione. Ora mercoledì avremo l’incontro per il raffreddamento assieme alle altre sigle sindacali sperando di riuscire a ottenere risultati concreti. Risorse economiche per mettere i lavoratori in condizione di svolgere le loro mansioni, ma soprattutto occorre personale per ridurre carichi di lavoro ormai insostenibili e la pressione psicologica a cui sono sottoposti ora gli attuali dipendenti.»
Luca Colafrancesco, Ufficio comunicazione UILPA
Roma, 27 maggio 2024