Si è svolto oggi un ulteriore incontro con l’Aran relativo al negoziato per il rinnovo del CCNL del comparto delle funzioni centrali 2019 – 2021. L’incontro ha riguardato la manutenzione e l’aggiornamento degli istituti normativi e della disciplina delle relazioni sindacali previsti dal CCNL 2016 – 2018.
In particolare, nei nostri interventi, abbiamo chiesto che la disciplina delle relazioni sindacali rafforzi la contrattazione:
- a livello integrativo nazionale, prevedendo che ad esso sia restituita la individuazione dei profili professionali e dei criteri di mobilità all’interno degli stessi e che siano materia di contrattazione gli effetti sul rapporto di lavoro derivanti da innovazioni tecnologiche e organizzative;
- a livello di sede di posto di lavoro/sede di RSU, evidenziando la necessità che la contrattazione integrativa – sui criteri di adeguamento di quanto definito in sede di contratto integrativo nazionale – possa definire livelli anche ulteriori (ad di ambito regionale o interregionale), in relazione all’articolazione dell’organizzazione del lavoro e degli uffici in vigore nelle diverse amministrazioni.
L’Organismo paritetico deve, a nostro avviso, divenire sede di confronto su tutte le materie relative all’organizzazione del lavoro (art. 5, D.Lgs 165/01) e non solo sugli aspetti innovativi. Occorre rafforzare l’informazione sulle materie relative all’organizzazione degli uffici. Le medesime materie oggetto di confronto all’interno dell’Organismo Paritetico per l’innovazione, limitatamente ai criteri di adeguamento, devono poter essere discusse anche a livello locale. Coerentemente vanno rafforzate le materie oggetto di informazione, che devono, oltre che rappresentare il presupposto della contrattazione e delle forme partecipative, anche mettere a conoscenza le OO.SS. sulle materie relative all’organizzazione degli uffici (art. 6, D.Lgs 165/01).
Sugli istituti normativi abbiamo proposto una serie di modifiche al testo contrattuale, partendo dalle criticità riscontrate in sede di applicazione del CCNL, in particolare per:
- aumentare il monte ore per le visite mediche e specialistiche ed esami diagnostici, in caso di assenza non contestuale ad una patologia in atto;
rivedere la decurtazione del trattamento accessorio (previsto dalla legge durante i primi 10 giorni di ogni evento di assenza per malattia); - recupero delle ore già lavorate in caso di insorgenza durante l’orario di lavoro della malattia;
- effettiva fruibilità su base oraria dei congedi parentali ai sensi dell’art. 32, comma 1 – bis, del Lgs 151/2001;
- ampliamento della tutela per le assenze dovute agli effetti collaterali delle terapie salvavita connesse a gravi patologie, rimuovendo il periodo massimo dei quattro mesi per ciascun anno solare nei quali le assenze danno diritto alla retribuzione;
- estensione del termine entro il quale possono essere fruite le ferie maturate nell’anno precedente;
- riduzione dell’orario di lavoro per i lavoratori con regimi di orario articolati su più turni o con significative oscillazioni degli orari individuali e necessità di programmazione dei turni su base annuale, plurimensile o mensile; contestualmente prevedere riposi o conguagli fruibili nel periodo di programmazione successivo;
- affermazione del principio che l’orario di lavoro ordinario dei turnisti su base annua non debba essere superiore a quello del lavoratore non turnista al netto delle riduzioni di orario;
- fruibilità dei permessi orari retribuiti per motivi personali e familiari, eliminando l’obbligo di “particolarità”, anche nella medesima giornata rispetto ai permessi per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche o esami diagnostici;
- destinazione, in tutte le amministrazioni, al fondo per la contrattazione integrativa delle risorse previste per il lavoro straordinario non utilizzate nell’anno;
- aggiornamento degli altri istituti normativi relativi alla reperibilità, pausa, ferie e riposi solidali, tutele sindacali, diritto allo studio, trattamento normativo del personale con rapporto di lavoro a tempo
Su tutti questi argomenti – ad eccezione del sistema indennitario e del trattamento economico che costituiranno oggetto di approfondimento nei successivi incontri – abbiamo illustrato le nostre prime proposte, ancorché non esaustive, al fine di avviare una riflessione articolata e puntuale volta al miglioramento del testo contrattuale.
Abbiamo ribadito la nostra disponibilità ad intensificare gli incontri, anche prevedendo l’avvio degli approfondimenti tematici su ordinamento professionale e lavoro agile, con cadenza settimanale per proseguire l’obiettivo di rinnovare il ccnl 2019/2021 in tempi ragionevoli senza limitare però gli spazi del negoziato.
Il presidente Aran ha convocato le parti per mercoledì prossimo 23 giugno alle ore 11.30.
Roma, 16 giugno 2021
Fp Cgil |
Cisl Fp |
Uil PA |
Florindo Oliverio |
Angelo Marinelli |
Gerardo Romano |
Federico Trastulli |
In allegato il comunicato unitario in PDF.