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Progetto RiVA: ennesima e inutile iniziativa per gestire il personale della P.A.

Nell’ambito del PNRR una parte dei fondi sarà destinata al Progetto RiVA. L’iniziativa, promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica e realizzata da Formez PA, mira a definire un modello unificato e integrato per la gestione del personale, basato sulle competenze e capace di adattarsi alle specificità dei diversi settori.

 

L’obiettivo principale del progetto è quello di superare le attuali frammentazioni, introducendo un sistema più flessibile e meritocratico di gestione del personale attraverso l’adozione di un modello di Gestione delle risorse umane basate sulla competenza (Human Resource Management Competency Based). Si pensa così di favorire: la mobilità orizzontale e lo sviluppo di carriera; il collegamento tra gestione delle risorse umane e valore pubblico; il rafforzamento dell’attrattività del lavoro pubblico.

 

Il Progetto RiVA si articola in 4 fasi:

 

  1. Mappatura e analisi: rilevazione delle attuali pratiche di gestione del personale nelle amministrazioni coinvolte, al fine di individuare le migliori esperienze e le aree di miglioramento.
  2. Costruzione del framework: sviluppare un modello di riferimento per la gestione strategica delle risorse umane, basato su competenze e personalizzabile in base alle specificità dei diversi settori.
  3. Sperimentazione e implementazione: il modello viene sperimentato in un campione di amministrazioni, al fine di verificarne l’efficacia e apportare eventuali modifiche.
  4. Costruzione della piattaforma: viene sviluppata una piattaforma informatica integrata con le altre piattaforme digitali esistenti, per facilitare la gestione delle risorse umane nelle amministrazioni.

 

Ancora una volta si sfornano progetti e si spendono soldi pubblici per inventare modelli tecnocratici finalizzati a gestire il personale della P.A. Non hanno mai funzionato perché svincolati dalla realtà concreta del lavoro pubblico. Di solito sono serviti a distribuire compensi a ricercatori, esperti docenti universitari e consulenti. Sarà così anche questa volta? Temiamo proprio di sì.

 

Luca Colafrancesco, Ufficio comunicazione UILPA

 

Roma, 16 ottobre 2024