Roma, 06 Lug. – “Ma mi faccia il piacere! Così risponderebbe Totò all’onorevole Trombetta. (guarda il video). Peccato che mille agenti in più nel Corpo di polizia penitenziaria li abbia annunciati un altro onorevole, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Con il decreto-legge battezzato carcere sicuro, a detta del Guardasigilli, ci saranno assunzioni aggiuntive. In effetti, il decreto prevede che entro la fine del 2026, dunque fra un anno e mezzo, possano essere assunti, in aggiunta alle facoltà attuali e nei limiti della dotazione organica, appunto, fino a mille nuovi agenti.
Extra-assunzioni che di per sé sarebbero insignificanti a fronte di un fabbisogno che ammonta a oltre 18mila, ma che diventano un boomerang e si prestano alla risibilità se si pensa che nel frattempo saranno aperti nuovi padiglioni carcerari e completati i lavori per aumentare la capienza detentiva per 3.940 posti, cui bisogna aggiungere ben tre nuovi istituti penali per minorenni, a Lecce, Santa Maria Capua Vetere e Rovigo”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Le nuove strutture, alcune delle quali saranno ultimate già quest’anno, sono state confermate anche dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, nel corso dell’audizione presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati del 7 febbraio scorso, come documentato sul sito internet del ministero, si veda: Carceri, Russo (Dap): “Entro il 2025, 2.350 posti in più” (gnewsonline.it).
Ora, stando all’attuale rapporto agenti/capienza detentiva, che seppur molto sottodimensionato rispetto alle reali esigenze è pari a 0,57, per 3.940 posti aggiuntivi le necessità organiche aumenteranno di ben 2.246 agenti, cui bisognerà aggiungere almeno 200 ulteriori unità per i tre istituti per minorenni. Ergo, al netto delle mille assunzioni mancheranno, se tutto va bene, non meno di 1.446 operatori che, sommati ai 18.000 già mancanti, porteranno le carenze nel Corpo di polizia penitenziaria a 19.500 posizioni vacanti”, spiega numeri alla mano il Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Naturalmente, su questi argomenti, come su tutto il resto, siamo sempre pronti al confronto, anche pubblico, con il Ministro Nordio e l’intero suo Staff. Potrebbe essere peraltro l’occasione per chiarire l’enigma dell’originario articolo 5 del decreto da lui presentato in conferenza stampa in senso diametralmente opposto a quello prefigurato nelle bozze circolate, ma poi sparito dal testo pubblicato in gazzetta ufficiale”, conclude De Fazio.
Comunicato PDF: mifacciailpiacere_2