La Uil, attraverso i suoi centri di ascolto , pur non condividendo la modalità di consultazione pubblica del piano antiviolenza di genere in quanto non sono chiari i termini e le figure che hanno un ruolo specifico per rispondere alle istanze, presenta le sue idee sul piano antiviolenza.
1) COMUNICAZIONE ‐ UTILIZZO DELL’IMMAGINE FEMMINILE DA PARTE DEI MEDIA – SENSIBILIZZAZIONE DELLA COLLETTIVITA’
La Convenzione di Istanbul prevede la partecipazione del settore privato e dei mass media all’elaborazione e attuazione di politiche, linee guida e norme di autoregolamentazione per prevenire la violenza di genere e rafforzare il rispetto della dignità della donna (articolo 17).
Nelle more di un’autoregolamentazione sulla corretta rappresentazione dei generi nel sistema dei media e dell’eventuale istituzione di un Osservatorio con compiti di monitoraggio, si ritiene necessario che la comunicazione, anche commerciale e l’informazione siano in linea con le conclusioni del Comitato CEDAW (Committe on the elimination of discrimination against women) rivolte all’Italia nel 2011 (raccomandazioni 23 a), 24 e 25) con le quali l’Italia è stata invitata “a mettere in atto una politica completa, sostenuta e coordinata, rivolta a uomini e donne, fanciulli e fanciulle, per superare l’immagine delle donne come oggetto sessuale e gli stereotipi relativi ai loro ruoli nella società e nella famiglia”.
Sul fronte dell’utilizzo dell’immagine femminile da parte dei media, questa Linea di azione prevede attività volte a far sì che la comunicazione, anche commerciale, sia rispettosa della rappresentazione di genere ed, in particolare, rispecchi l’effettivo ruolo svolto dalla donna nella …