Questa mattina si terrà la manifestazione europea organizzata dalla CES a Bruxelles che conclude il percorso per la mobilitazione europea dei sindacati avviata nel mese di settembre sotto lo slogan “On the road for a fair deal for workers”.
Sono presenti: la CES, UIL e CGIL, i sindacati belgi FGTB, CSC, CGSLB, i sindacati francesi CFDT e CGT e le Federazioni europee.
Alle ore 10 i manifestanti si raduneranno in piazza Poelaert; alle 11 si terranno gli interventi di leader sindacali dal palco. Dopo gli interventi, il corteo partirà verso Place Jean Rey.
Durante il corteo, i leader sindacali saranno in testa con striscione contro l’austerità. Le rivendicazioni contenute nella piattaforma della manifestazione europea ricalcano quelle della manifestazione del 7 ottobre a Roma, “La Via Maestra”, e della mobilitazione decisa dalla CGIL e dalla UIL a partire dal 17 novembre.
CGIL e UIL si oppongono al ritorno alle politiche di austerità, al dilagare della precarietà nei contratti di lavoro, alle logiche del profitto che mettono sempre più a rischio la salute e la sicurezza e alle “riforme” che continuano a penalizzare lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati. Saremo in piazza per rivendicare aumenti salariali e l’adeguamento delle pensioni all’inflazione e al costo della vita, l’introduzione di una tassazione giusta e progressiva per la ridistribuzione delle ricchezze, nonché una giusta transizione ecologica e digitale, la parità salariale tra uomini e donne, il rafforzamento dello Stato e dei servizi pubblici, l’accesso universale ad un welfare adeguato ed efficiente.
Anche la UILPA sarà presente alla manifestazione con i Segretari nazionali Federico Trastulli e Adele Silvestri.
«Quanto sta decidendo la commissione europea sulle politiche economiche dei paesi membri, compresa l’Italia, penalizzano settori importanti come la sanità, la scuola o il welfare – afferma Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale UIL -. Siamo stati tra i primi a dire che il Patto di stabilità va rivisto per poter sostenere gli investimenti dei paesi e le scelte della Commissione europea su questo terreno sono inaccettabili! Il 12 dicembre scenderemo in piazza a Bruxelles insieme all’ETUC e gli altri sindacati per sostenere una protesta che ci coinvolge tutti. Avanti così!»