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Sandro Colombi intervistato dal quotidiano olandese Binnenlands Bestuur sul Green Pass obbligatorio

Sandro Colombi è stato intervistato da Cristina Bellon per il quotidiano olandese “Binnenlands Bestuur“. Riportiamo una sintesi dell’articolo, pubblicato ieri 30 settembre, e tradotta in italiano (in allegato l’articolo integrale in PDF).

L’Italia richiede il Green Pass per i dipendenti pubblici

L’Italia fa da apripista in Europa: dal 15 ottobre il ‘Green Pass’ sarà obbligatorio per tutti i dipendenti, sia pubblici che privati. Il mancato rispetto comporterà una multa e la sospensione. Ma… nessuno può essere licenziato

Assenza non autorizzata
L’Italia ha 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Tra meno di un mese dovranno adeguarsi alla nuova normativa in vigore fino alla fine di quest’anno. Chi viola le regole rischia una multa fino a 1.500 euro. Un funzionario che non può entrare negli edifici è considerato un ‘assente non autorizzato’ fino alla presentazione della carta verde; dopo cinque giorni di assenza, il rapporto di lavoro è temporaneamente sospeso, così come la retribuzione – a partire dal primo giorno di assenza.

Procedimento disciplinare
Il decreto prevede infatti che ‘non sussistono conseguenze disciplinari e viene mantenuto il diritto al mantenimento del rapporto di lavoro’. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, sottolinea che ‘non è in nessun caso possibile licenziare il dipendente’.

Sanzioni
Ma Sandro Colombi, segretario generale dell’Unione italiana dipendenti pubblici (Uilpa), ribatte: «Nella Pubblica amministrazione la sospensione del servizio è un atto gravissimo. È un procedimento disciplinare, resta nel fascicolo personale del dipendente». E chi viene trovato sprovvisto di green pass rischia una multa tra i 600 e i 1.500 euro. Per i dirigenti che non hanno verificato il rispetto delle regole e che non hanno predisposto le procedure di controllo è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro.

Controlli
È compito dei preposti verificare il rispetto delle norme e stabilire le modalità operative per organizzare i controlli, anche se effettuati a campione. Con il prossimo decreto previsto, verranno stabilite linee guida più specifiche in merito alle azioni di controllo. In ogni caso, i dirigenti della pubblica amministrazione devono designare un delegato al quale affidare il controllo.

Servizio di controllo
«Se non si risolvono gli errori di sistema, non si passa: il rischio è che venga istituito un nuovo servizio tecnico e di controllo. Abbiamo a che fare con molti casi diversi, poiché ci sono 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Una cosa molto difficile da gestire. Sappiamo di dipendenti che incontrano problemi burocratici e che, pur essendo vaccinati, non hanno potuto ottenere il Green Pass. Come può un manager decidere per loro?», spiega il sindacalista Colombi.

Sostituzione
Queste nuove regole comportano anche problemi organizzativi perché i dipendenti sospesi devono essere sostituiti, anche se temporaneamente. «Chi è sospeso sarà sostituito internamente da chi è già in altre posizioni. Tutto questo rischia di diventare davvero ingestibile. Da tempo sosteniamo che solo riprendendo la trattativa sindacale e un tavolo di confronto con i sindacati diventa chiaro come si possano porre fine a situazioni complesse».

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In allegato l’articolo in PDF.

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