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11.04.2014 – INPS, ansia riforme non pregiudichi funzionalità dell’Istituto

Comunicato Stampa del Segretario Generale della UIL Pubblica Amministrazione, Benedetto ATTILI.

“Sulle riforme è prioritaria la valutazione delle ricadute sugli assetti organizzativi e funzionali delle Amministrazioni Pubbliche per non creare pregiudizievoli alterazioni di efficienza e maggiori costi di gestione. Troppa carne al fuoco rischia di bruciare.” Con queste parole il Segretario Generale della UILPA, Benedetto Attili, ha commentato, in una nota, uno dei provvedimenti in materia di lavoro proposti da Matteo Renzi che riguarda la devoluzione alla neo Agenzia nazionale del lavoro delle competenze in materia di ammortizzatori sociali, finora esercitate dall’Inps.
Prosegue Attili: “La costituzione di una Agenzia nazionale per il lavoro è senz’altro fatto positivo ed indispensabile, tutta altra cosa è affidargli i compiti di gestione degli ammortizzatori sociali svolti attualmente dall’INPS, anche in considerazione della particolare struttura delle nuove indennità di disoccupazione, ASpI e mini ASpl, che è strettamente connessa al sistema di riscossione dei contributi gestito dall’Istituto previdenziale. Non sarebbe assolutamente ipotizzabile “spacchettare” dall’INPS tale sistema senza intervenire pesantemente sull’organizzazione della struttura e sugli assetti giuridico-economici del personale.”
“Di sicuro”, continua il Segretario Generale della UILPA, “risulterebbe economicamente molto più vantaggioso prevedere un supporto tecnico dell’INPS per l’integrazione delle informazioni di tutti gli uffici dell’impiego. L’esperienza ci insegna che nelle operazioni di “spacchettamento” il concetto di invarianza di spesa è meramente teorico, mentre a consuntivo i costi indotti, diretti ed indiretti, sono destinati a pesare, spesso in modo anche significativo, sulle casse pubbliche.”
“Il positivo impulso riformistico del momento”, conclude Attili, “non induca a trascurare gli effetti negativi sui cittadini, sulle imprese e sui lavoratori conseguenti a talune scelte, soprattutto se oggetto di cambiamento sono realtà amministrative eccellenti ovvero servizi erogati in modo ottimale, quale il caso della gestione ASpI da parte dell’INPS. Chiediamo quindi che il Presidente Renzi prenda atto di tali elementi, forse sottovalutati e modifichi il disegno di legge delega presentato in Senato”.

 

Roma, 11 aprile 2014

 

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