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Nel 2020-21 il 26% di omosessuali o bisessuali in unione civile o già in unione ha avuto svantaggi sul lavoro

In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, l’Istat propone alcuni risultati delle indagini finora condotte nell’ambito del progetto, tuttora in corso, svolto in collaborazione con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), sul tema delle “Discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBT+ e le diversity policies attuate presso le imprese”. Il progetto prevede indagini riferite a imprese, stakeholder e differenti gruppi di popolazione LGBT+.

L’indagine sul diversity management nelle imprese si è svolta a fine 2019 e i risultati sono stati pubblicati a novembre 2020. La prima delle tre rilevazioni indirizzate alle persone LGBT+ (dedicata alle persone in unione civile o già in unione) si è conclusa nel 2021 e i risultati sono stati diffusi a marzo di quest’anno; le altre due indagini, dedicate rispettivamente alle persone LGB che non sono in unione civile e non lo sono state in passato, e alle persone transgender, sono tuttora in corso di realizzazione.

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