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Formez. Coraggio, consapevolezza e umanità, la DG Ravaioli alla Conferenza sul futuro dell’Intelligenza artificiale nella PA

La Direttrice generale di Formez PA Patrizia Ravaioli è intervenuta alla Conferenza  “Il futuro dell’IA: Ricerca, Impresa, Pubblica Amministrazione”, promossa dall’Intergruppo Parlamentare Intelligenza Artificiale in collaborazione con Fortune Italia,  che si è svolta ieri presso il Politecnico di Milano. Al panel dedicato all’utilizzo dell’IA nella pubblica amministrazione, Patrizia Ravaioli ha sottolineato l’importanza della capacità di prendere decisioni nella PA “Formez lo sta già facendo con il DFP con il portale per il reclutamento della PA e con Linea Amica che oggi è tutta in digitale, con dei chatbot, e quindi con l’utilizzo dell’intelligenza digitale”. Ha inoltre ricordato come il tema della formazione digitale della PA e del reclutamento sia cruciale “In questo momento Ministro Brunetta sta facendo un investimento straordinario nella formazione digitale della PA, un programma portato avanti anche con Formez. Quindi avremo un grandissimo salto in avanti, stanno entrando nella PA nuove risorse, come sapete sono stati riavviati i concorsi pubblici  L’anno scorso come Formez abbiamo gestito un milione di candidati e l’anno prossimo sarà il doppio”.

Patrizia Ravaioli ha sottolineato come l’uso dell’IA nella PA, presuppone il coraggio, da parte della dirigenza e dei decisori, di utilizzare nuovi strumenti e tecnologie e la consapevolezza nella gestione dei dati, ma anche la necessità dell’umanità, che gioca un ruolo fondamentale, intesa come capacità di discernimento e di prendere decisioni responsabili. La direttrice ha ricordato infatti il rischio della “fuga nell’algoritmo, della fuga nell’IA da parte della PA, che potrebbe essere una modalità pericolosissima perché potrebbe togliere al dirigente la responsabilità della scelta discrezionale amministrativa”. La Ravaioli ha sottolineato come la corretta gestione dell’IA nella PA debba prevedere la trasparenza, la conoscibilità e la pubblicità dell’algoritmo, che sono il presupposto dell’utilizzo equo e inclusivo dell’IA, “bisogna andare avanti nell’innovazione, ma bisogna essere molto consapevoli e non perdere mai l’umanità”.

La direttrice generale, nel richiamare il concetto di umanità nella gestione dell’IA nella PA, ha sottolineato come esistano delle categorie, come gli anziani, che necessitano di essere accompagnati nella gestione e nell’utilizzo degli strumenti innovativi, come lo SPID , “bisogna prevedere dei centri, dei punti in cui possano andare, confrontarsi e avere un essere umano che li aiuti”.

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