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Inps. Il 56% delle famiglie italiane ha un ISEE inferiore ai 10 mila euro

È stato pubblicato l’Osservatorio su Dichiarazioni Sostitutive Uniche e ISEE. L’Osservatorio ha l’obiettivo di illustrare la distribuzione e le caratteristiche dei nuclei familiari che hanno presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica per il rilascio della certificazione ISEE negli anni 2016-2021.

La Dichiarazione Sostitutiva Unica ( DSU ) è il documento preliminare per il rilascio della certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che contiene tutte le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale del nucleo familiare. L’ ISEE è l’indicatore che individua le condizioni economiche effettive delle famiglie in Italia prendendo in considerazione, nel suo calcolo, oltre al reddito anche il patrimonio immobiliare e mobiliare e le varie caratteristiche del nucleo familiare.

Negli anni sempre più prestazioni sono state parametrizzate al valore ISEE del nucleo familiare: dal 2016 al 2021 si è registrato infatti un incremento di famiglie che hanno presentato una DSU pari al 52%, passando da 5.870.465 nel 2016 a 8.931.555 nel 2021.

Nell’ultimo biennio si è registrato anche un notevole aumento delle dichiarazioni con richiesta di una certificazione di ISEE corrente, segnale evidente della crisi economica legata alla pandemia.

All’ ISEE ordinario, infatti, si affiancano ulteriori indicatori da utilizzare per la richiesta di alcune tipologie di prestazioni:

  • ISEE per prestazioni agevolate per minori, per la richiesta dell’assegno di maternità, dell’assegno di sostegno al nucleo familiare con almeno tre figli minori, del bonus bebè, per la retta asili nido e altri servizi per l’infanzia;
  • ISEE per prestazioni universitarie, per la richiesta delle agevolazioni su tasse universitarie, mense, borse di studio;
  • ISEE per prestazioni socio-sanitarie, per persone maggiorenni con disabilità e/o non autosufficienti, da utilizzare ad esempio per la richiesta dell’assistenza domiciliare;
  • ISEE per prestazioni socio-sanitarie residenziali, per la richiesta di particolari prestazioni che prevedono ricoveri presso istituti, residenze socio-sanitarie assistenziali, residenze protette o ospitalità alberghiera.

Nel periodo temporale considerato è variata anche la distribuzione mensile delle DSU che risulta sempre più concentrata nei primi mesi dell’anno. Tale variazione è principalmente imputabile al fatto che per ottenere il Reddito di Cittadinanza è necessario avere una certificazione ISEE aggiornata a gennaio dell’anno di riferimento.

Rimane pressoché invariata la distribuzione territoriale: il 44% delle DSU viene presentato nelle regioni del Sud e delle Isole, il 37% nelle regioni del Nord e il restante 19% nelle regioni del Centro.

Il 56% delle famiglie che ha presentato una DSU nel 2021 ha un reddito ISEE inferiore a 10mila euro.

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