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Mai più fascismi. In 200mila a Piazza San Giovanni

Una giornata straordinaria per la democrazia italiana: Cgil, Cisl e Uil hanno portato in piazza il popolo del lavoro al grido di “Mai più fascismi”. Gli oltre 200mila partecipanti alla manifestazione unitaria sono giunti da tutta Italia con 800 pullman, dieci treni speciali e diversi voli dalle isole. L’iniziativa si è svolta in un clima di generale serenità tra le bandiere e i palloncini colorati delle tre organizzazioni sindacali. La Uilpa era presente in forze con i suoi dirigenti e i suoi iscritti.

«Questa è una giornata importante – sostiene Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale Uil – per ricordare a tutti i principi della nostra democrazia -. Rispetto a quello che è accaduto, dobbiamo impegnarci a ricordare quelle che sono state le fondamenta della nostra Costituzione. Oggi essere antifascista significa rispettare la Costituzione e ricordare che il primo articolo si dice che la nostra Repubblica è basata sul lavoro. significa dire a chi usa la violenza che questa è la piazza democratica dalla quale far ripartire il Paese».

Dichiara Benedetto Attili, tesoriere della Uil: «Oggi manifestiamo – perché incredibilmente c’è stato un ritorno al più becero passato: l’assalto alla sede di un sindacato confederale che ha leso l’onore di tutti i lavoratori italiani. Questo deve rimanere un episodio isolato, unico, irripetibile, e tutta la cittadinanza, Governo, politica, partiti, indipendentemente dalla provenienza e dalle ideologie, debbono esprimere una chiara condanna di quello che è successo. Il governo si deve impegnare a mettere in campo tutto quanto è necessario affinché atti di questo tipo non si ripetano. Assaltare la sede di un sindacato confederale significa attaccare i lavoratori, i pensionati, i cittadini e le cittadine».

«A fronte dell’attacco squadrista e fascista – esordisce Sandro Colombi, Segretario generale Uilpa – che è stato fatto contro una sede di una grande confederazione, non si poteva che rispondere con un bagno di democrazia. Il grande cuore dei lavoratori italiani ha reagito così. Una manifestazione straordinariamente nutrita è una risposta a chi pensa che in questo Paese possano esserci ancora degli estremismi. Quella di oggi è una manifestazione per il lavoro, per il rispetto delle regole democratiche, è una manifestazione per la libertà, perché questo Paese possa ancora migliorare in termini di assetto civile, di lavoro e di miglioramento complessivo della nostra vita».

Roma, 16 ottobre 2021

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