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La sicurezza sul lavoro è una priorità della UIL

“Zero morti sul lavoro” è il titolo della campagna lanciata dalla Uil nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di un impegno collettivo per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

L’ultima settimana di maggio ha visto la Nostra Organizzazione – le nostre donne e i nostri uomini – protagonisti di una intensa e partecipata mobilitazione unitaria nei luoghi di lavoro e nelle piazze, per ribadire il nostro impegno per la salute e la sicurezza sul lavoro.

L’impegno del Sindacato, però, non può e non deve tradursi in una attività, pur importantissima, di sola sensibilizzazione e non può finire qui: per questa ragione, la UIL crede fortemente che dobbiamo diventare protagonisti di un’azione costante e diretta a ottenere migliori condizioni di salute e sicurezza del lavoro, di benessere organizzativo/lavorativo.

L’esigenza di questo impegno è emersa nella riunione del Coordinamento nazionale SSL della UIL Confederale del 10 giugno u.s., cui la UILPA partecipa attivamente, con la presenza di Grazia Maria Delicio, nostra esperta e formatrice di SSL – Sicurezza sul lavoro e BO – Benessere organizzativo.

Nel corso dell’incontro la Segretaria confederale UIL, Ivana Veronese, responsabile della Salute e sicurezza, ha sostenuto con forza l’esigenza che si esca dalla mera denuncia e dalla ormai insufficiente indignazione: ha sottolineato che è giunto il momento di attrezzarci – di competenza e di buona volontà di fare – per aggredire questo problema che non può che essere una priorità.

A questa chiamata, la UILPA ha risposto, mettendo in atto un progetto all’interno della categoria, per poi collaborare in modo più efficace all’iniziativa più ampia di respiro confederale. Consapevoli che le nostre e i nostri RLS sui luoghi di lavoro non possono e non devono sentirsi soli, stiamo lavorando per censirli, mapparli e metterli in rete, con lo scopo di supportarli nello svolgimento di questo delicato compito, di formarli, nonché di consentire loro di scambiare esperienze e buone pratiche.

Per rispondere prontamente ai vecchi e nuovi bisogni di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori della PA e per mettere a valore l’enorme bagaglio informativo che ogni RLS possiede della propria realtà, convinti che il primo passo per tutelare le persone a lavoro, sia conoscere la concreta situazione in cui si trovano a vivere e operare ogni giorno.

Accanto a questa attività, ci siamo impegnati a fornire il nostro contributo alla newsletter UIL “Sicurezza in rete”, volendo far conoscere il mondo del lavoro nella PA, con le sue innumerevoli problematiche e opportunità. Già in questo numero trovate i nostri contributi.

Tutte e tutti noi, sappiamo bene che la PA non è una zona franca: non solo per la natura variegata delle nostre attività e, quindi, dei rischi a cui sono sottoposti i nostri lavoratori e le nostre lavoratrici; ma anche perché, la lunga stagione di smantellamento della nostra struttura pubblica, ha reso i luoghi meno sicuri, gli strumenti di lavoro non sempre adeguati, le pratiche lavorative e i carichi non più sostenibili, data la carenza ormai patologica di personale.

In più, la pandemia (peraltro, non ancora del tutto superata), che ha rappresentato una sperimentazione coatta del lavoro in remoto, ha evidenziato – senza sconti – tutte le criticità che questa modalità di esecuzione porta con sé, se non ben regolamentata e organizzata; se non programmata con la predisposizione dei necessari pre-requisiti contrattuali e strutturali.

I vecchi e mai superati rischi (i luoghi, le attrezzature, i videoterminali, le posture, le pratiche e procedure di lavoro, ecc.), insieme ai “nuovi” rischi (isolamento, stress lavoro correlato, ecc.) e il diverso modo di lavorare, portano con sé l’esigenza di un nuovo modo di approcciare alla nostra popolazione di lavoratrici e lavoratori, da parte delle nostre RSU ma soprattutto da parte dei nostri e delle nostre RLS.

A questo nuovo approccio dobbiamo lavorare con costanza e determinazione. Possiamo farlo. Dobbiamo farlo. Per questo, avremo bisogno di tutte e tutti voi.

Di seguito, il link al quarto numero di “Sicurezza in rete” – edizione giugno-luglio 2021:

 

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