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Patto per l’Innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, le dichiarazioni dei Segretari Generali UIL Pubblico Impiego e Scuola

Patto per l’Innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, ecco le dichiarazioni dei Segretari Generali della UIL del Pubblico Impiego e della Scuola

 «Un netto cambio di passo, attraverso una nuova stagione di dialogo sociale che punta a dare il giusto riconoscimento a chi, con merito, responsabilità e senso del dovere lavora quotidianamente per garantire servizi efficienti ai cittadini», mette in chiaro il segretario generale della Uil Fpl, Michelangelo Librandi.

«Un accordo che muove un quadro fermo, statico da anni – è il commento del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – modifica la politica degli ultimi venti anni di politiche neo liberiste tutte spostate alla riduzione e ai tagli. Si decide di mettere fine allo sfruttamento del personale precario, si mettono al riparo le risorse dell’elemento perequativo e si creano le condizioni per aprire la stagione dei rinnovi contrattuali, attraverso atti di indirizzo di settore da definire rapidamente. Un accordo dinamico che sta già spingendo gli altri ministeri – come quello dell’Istruzione – che ha già convocato i firmatari dell’accordo per proporre un patto anche per il settore strategico dell’istruzione e dell’educazione.»

«Questo è un accordo importantissimo – sottolinea il segretario generale della Uil Pa, Sandro Colombi -. Assume particolare rilevanza la firma del Presidente del Consiglio, mediante la quale riteniamo possibile rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente per valorizzare le competenze dei lavoratori e migliorare il servizio reso alla cittadinanza in un momento così difficile a causa della pandemia.»

«La Uil Rua accoglie con grande soddisfazione il Patto che apre ad un nuovo percorso di relazioni sindacali – osserva il segretario generale Attilio Bombardieri -. I rinnovi dei contratti, il superamento dei vincoli delle risorse legate alla contrattazione decentrata, l’incentivazione delle politiche di conciliazione e degli istituti di welfare contrattuale, la rivisitazione degli ordinamenti professionali e la valorizzazione di tutto il personale dei nostri settori e un nuovo piano assunzionale, saranno elementi fondamentali per non disperdere il patrimonio culturale e scientifico presente negli Enti di Ricerca e nelle Università e saranno il punto di partenza per raggiungere l’obiettivo del rientro delle eccellenze perse nel corso degli anni.»

Auspichiamo di essere in presenza di un autentico riavvio del confronto politico – commentano i segretari delle categorie del pubblico impiego e della scuola – che va ad incidere su valori universali come salute, istruzione, welfare che determinano i livelli di benessere, crescita e sviluppo della comunità nazionale.

Le categorie del Pubblico impiego, sulla base dei loro valori e della rappresentanza di cui godono, saranno molto determinate a dare concreta attuazione agli impegni politici assunti a livello di Presidenza del Consiglio.

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