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Riordino dei servizi ispettivi, Cgil Cisl Uil: “Legalità a rischio, subito confronto. Mobilitazioni a Roma e nelle regioni al voto”

Comunicato stampa unitario Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa
Roma, 29 aprile 2015

“La grave incertezza sul riordino dei servizi ispettivi, alimentata dal silenzio assordante del Ministero del lavoro, mette a rischio la legalità nel Paese. Vogliamo che si riapra subito il confronto con il Governo. E vogliamo un impegno preciso dalle Regioni a difesa delle attività di controllo sul territorio”. Con una nota unitaria Salvatore Chiaramonte, Paolo Bonomo e Sandro Colombi, segretari nazionali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa rilanciano la mobilitazione dei lavoratori di Ministero del Lavoro, Inps e Inail per un vero progetto condiviso che difenda e rafforzi le funzioni di vigilanza e di sicurezza nei luoghi di lavoro.

A un mese dall’attivo nazionale degli ispettori, Cgil Cisl e Uil sollecitano con forza il tavolo sulla riforma: “Abbiamo messo in chiaro le nostre preoccupazioni e la nostra contrarietà ad una riforma dell’attività di vigilanza che non fornisce nessuna garanzia sul miglioramento dei servizi ispettivi e sulla salvaguardia dei posti di lavoro. Con l’agenzia unica, così come ipotizzata dal Governo, ci sarebbe un sostanziale arretramento della presenza dello Stato sul territorio. E si rischia di interrompere il rapporto tra lo Stato i cittadini e le imprese” sottolineano le tre sigle.

“Non consentiremo al Governo di dare vita all’ennesima riforma di facciata che compromette la tenuta dello stato sociale, e per di più a discapito dei lavoratori” rimarcano Chiaramonte, Bonomo e Colombi. “Serve una rete territoriale per il lavoro sicuro. Dobbiamo rilanciare l’attività di contrasto a lavoro irregolare, evasione ed elusione contributiva, garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, assicurare alle aziende la consulenza e l’assistenza necessaria e bloccare il proliferare delle imprese che operano nell’illegalità”.

“Per questo faremo crescere la nostra mobilitazione. A partire dalle assemblee dei lavoratori di Ministero del Lavoro, Inps e Inail già previste a Roma e nelle regioni chiamate al voto” concludono i segretari, presentando il programma delle mobilitazioni che si terranno nei giorni 8, 15, 22 e 29 maggio rispettivamente in Veneto, Marche, Liguria, Umbria, Toscana, Campania, Puglia e Lazio. “Coinvolgeremo parlamentari e candidati governatori. E se il Governo continuerà in questa irresponsabile indifferenza, siamo pronti ad azioni eclatanti per difendere lo stato sociale e preservare i presidi di legalità e di promozione del lavoro regolare”.

In allegato la nota unitaria alle strutture e la locandina.

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