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MIUR, capitolo esternalizzazioni: è come scoperchiare il vaso di Pandora

Comunicato Stampa 12 novembre 2014 del Segretario Generale della UILPA, Benedetto Attili.

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca l’esternalizzazione dei servizi costituisce una pratica alquanto diffusa ma quando qualcosa non va nel verso giusto accade anche che la responsabilità delle manchevolezze venga attribuita ai dipendenti del Ministero.

 

Esiste, purtroppo, un’informazione distorta, imputabile molto probabilmente alla scarsa conoscenza e, ancor di più, alla scarsa trasparenza in ordine a tutte quelle attività che il Ministero ha affidato in outsourcing, con notevole dispendio di risorse pubbliche.

Lo afferma in una nota il Segretario Generale della UILPA, Benedetto Attili, il quale aggiunge: “Emblematico è il caso del Concorso Nazionale per il reclutamento delle specializzazioni mediche, sulle cui vicende sono state diffuse notizie alterate, attraverso i media e gli organi di stampa. E’ stato gettato discredito sull’operato del personale MIUR, mentre lo svolgimento delle operazioni concorsuali, risultate viziate da errori procedurali, era stato dato in appalto al CINECA, un consorzio interuniversitario che, peraltro, già gestisce in house l’informatica del Dipartimento per l’Università, AFAM e Ricerca.”

Ma”, continua Attili, “se si continua ad indagare nelle pieghe del Ministero, si scopre un esercito di ben 300 persone, dipendenti da società private tra le quali, oltre a Cineca, rinveniamo anche Invitalia, cui è stata affidata la gestione del portale web ResearchItaly, e Cira. Singolare il caso di Invitalia che svolge la sua attività per una serie di Amministrazioni Pubbliche, quelle stesse cui il MEF impone vincoli, lacci, laccetti, certificati e certificazioni per utilizzare le risorse dei bilanci. Di fatto, una partita di giro: le Amministrazioni pubbliche appaltano al MEF lavori e attività svolti da consulenti di Invitalia, i quali a loro volta sono retribuiti attingendo alle risorse dei bilanci di ogni singola Amministrazione”.

È il solito gioco delle tre carte”, conclude il Segretario Generale della UILPA, “da una parte si bloccano i rinnovi contrattuali per assenza di risorse pubbliche e dall’altra si continua lo sperpero di denaro per retribuire profumatamente consulenti e collaboratori esterni, incaricati della gestione di attività al cui svolgimento possono e devono essere preposte le risorse umane e professionali a disposizione”.

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