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Leopolda 2014: dopo la cancellazione del diritto di sciopero le corporazioni?

COMUNICATO STAMPA DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, BENEDETTO ATTILI. “Una delle posizioni più preoccupanti espresse nel corso della Leopolda 2014 è stata quella di Davide Serra, che ha auspicato l’abolizione del diritto di sciopero all’interno del Pubblico Impiego. Di certo non si è trattato di un’esternazione estemporanea propria dell’interessato ma di un ragionamento che scaturisce dall’interno del Think Tank di Matteo Renzi. Tanto è che ancora non c’è stata una smentita da parte del premier in persona, infatti le uniche dichiarazioni sull’argomento provengono finora solo da alcuni rappresentanti secondari del suo entourage, quali la Madia e la Boschi.” Con queste parole il Segretario Generale della UILPA, Benedetto Attili, ha commentato la strategia di Renzi, secondo il quale “il posto fisso non esisterebbe più perché sono cambiati i tempi, perché è cambiato il mondo del lavoro. Un’asserzione a mo’ di chiosa, in perfetto pendant con l’affermazione di Serra”. Aggiunge Attili: “Si tratta di affermazioni pericolose, che ci riportano indietro nel tempo di 50 anni o forse più. Noi rifiutiamo posizioni massimaliste e comprendiamo che serve una riforma complessiva del mercato del lavoro, per consentire di adeguare tempestivamente le strutture produttive alle condizioni del mercato stesso, sia esso pubblico o privato.

 

Ma i lavoratori”, sottolinea Attili, “non possono essere soggetti, nell’espletamento delle loro mansioni quotidiane, a possibili vessazioni del datore di lavoro. Un conto è dire che si deve semplificare il mercato del lavoro, un altro è dire che devono essere abolite le garanzie.” “Dalle affermazioni di Renzi e di Serra gli intenti del governo sono a questo punto chiari ed evidenti”, conclude il Segretario Generale della UILPA, “i lavoratori ed in particolare i lavoratori pubblici devono essere tartassati e vessati, anche superando diritti costituzionalmente garantiti. Il prossimo passo quale sarà? Il ritorno alle corporazioni?”

 

 

9COL (POL) – 27/10/2014 – 12.50.00 LEOPOLDA, UILPA: DOPO LA CANCELLAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO LE CORPORAZIONI? 9CO588512 4 POL ITA R01 LEOPOLDA, UILPA: DOPO LA CANCELLAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO LE CORPORAZIONI? (9Colonne) Roma, 27 ott – “Una delle posizioni più preoccupanti espresse nel corso della Leopolda 2014 è stata quella di Davide Serra, che ha auspicato l’abolizione del diritto di sciopero all’interno del Pubblico Impiego. Di certo non si è trattato di un’esternazione estemporanea propria dell’interessato ma di un ragionamento che scaturisce dall’interno del Think Tank di Matteo Renzi. Tanto è che ancora non c’è stata una smentita da parte del premier in persona, infatti le uniche dichiarazioni sull’argomento provengono finora solo da alcuni rappresentanti secondari del suo entourage, quali la Madia e la Boschi”. Con queste parole il Segretario Generale della UILPA, Benedetto Attili, ha commentato la strategia di Renzi, secondo il quale “il posto fisso non esisterebbe più perché sono cambiati i tempi, perché è cambiato il mondo del lavoro. Un’asserzione a mo’ di chiosa, in perfetto pendant con l’affermazione di Serra”. Aggiunge Attili: “Si tratta di affermazioni pericolose, che ci riportano indietro nel tempo di 50 anni o forse più. Noi rifiutiamo posizioni massimaliste e comprendiamo che serve una riforma complessiva del mercato del lavoro, per consentire di adeguare tempestivamente le strutture produttive alle condizioni del mercato stesso, sia esso pubblico o privato. Ma i lavoratori”, sottolinea Attili, “non possono essere soggetti, nell’espletamento delle loro mansioni quotidiane, a possibili vessazioni del datore di lavoro. Un conto è dire che si deve semplificare il mercato del lavoro, un altro è dire che devono essere abolite le garanzie.” “Dalle affermazioni di Renzi e di Serra gli intenti del governo sono a questo punto chiari ed evidenti”, conclude il Segretario Generale della UILPA, “i lavoratori ed in particolare i lavoratori pubblici devono essere tartassati e vessati, anche superando diritti costituzionalmente garantiti. Il prossimo passo quale sarà? Il ritorno alle corporazioni?”.

 

(red) 271243 OTT 14 NNNN ADNK (ECO) – 27/10/2014 – 12.53.00 LAVORO: UILPA A RENZI, DOPO CANCELLAZIONE DIRITTO SCIOPERO LE CORPORAZIONI? ZCZC ADN0339 7 ECO 0 ADN ECO NAZ LAVORO: UILPA A RENZI, DOPO CANCELLAZIONE DIRITTO SCIOPERO LE CORPORAZIONI? = Roma, 27 ott. (Adnkronos/Labitalia) – “Una delle posizioni più preoccupanti espresse nel corso della Leopolda 2014 è stata quella di Davide Serra, che ha auspicato l’abolizione del diritto di sciopero all’interno del pubblico impiego. Di certo non si è trattato di un’esternazione estemporanea propria dell’interessato ma di un ragionamento che scaturisce dall’interno del ‘Think Tank’ di Matteo Renzi. Tanto è che ancora non c’è stata una smentita da parte del premier in persona, infatti le uniche dichiarazioni sull’argomento provengono finora solo da alcuni rappresentanti secondari del suo entourage, quali la Madia e la Boschi”. Con queste parole il segretario generale della Uilpa, Benedetto Attili, ha commentato la strategia di Renzi, secondo il quale “il posto fisso non esisterebbe più perché sono cambiati i tempi, perché è cambiato il mondo del lavoro. Un’asserzione a mo’ di chiosa, in perfetto pendant con l’affermazione di Serra”. “Si tratta di affermazioni pericolose -sottolinea Attili- che ci riportano indietro nel tempo di 50 anni o forse più. Noi rifiutiamo posizioni massimaliste e comprendiamo che serve una riforma complessiva del mercato del lavoro, per consentire di adeguare tempestivamente le strutture produttive alle condizioni del mercato stesso, sia esso pubblico o privato”. (segue) (Pal/Adnkronos)

 

27-OTT-14 LAVORO: UILPA A RENZI, DOPO CANCELLAZIONE DIRITTO SCIOPERO LE CORPORAZIONI? (2) ZCZC ADN0340 7 ECO 0 ADN ECO NAZ LAVORO: UILPA A RENZI, DOPO CANCELLAZIONE DIRITTO SCIOPERO LE CORPORAZIONI? (2) = (Adnkronos/Labitalia) – “Ma i lavoratori -sottolinea Attili- non possono essere soggetti, nell’espletamento delle loro mansioni quotidiane, a possibili vessazioni del datore di lavoro. Un conto è dire che si deve semplificare il mercato del lavoro, un altro è dire che devono essere abolite le garanzie”. “Dalle affermazioni di Renzi e di Serra gli intenti del governo sono a questo punto chiari ed evidenti -conclude il segretario generale della Uilpa- i lavoratori e in particolare i lavoratori pubblici devono essere tartassati e vessati, anche superando diritti costituzionalmente garantiti. Il prossimo passo quale sarà? Il ritorno alle corporazioni?”. (Pal/Adnkronos) 27-OTT-14

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