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Nota UIL su attività ispettiva e Task force lavoro sommerso

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) il 25 giugno scorso – stesso giorno della manifestazione a Latina a cui ha  partecipato anche la UIL, in memoria del giovane lavoratore indiano deceduto – ha pubblicato un comunicato in cui confronta il dato macro del numero di ispezioni effettuate nel triennio 2021-2023.

 

L’INL ha evidenziato la buona performance dell’attività ispettiva effettuata nel 2023, sottolineandone 3 aspetti: numero di accessi ispettivi più alto rispetto a quelli del biennio precedente, incremento di ispezioni a fronte di una riduzione registrata nel 2022, aumento della percentuale di irregolarità riscontrate che passa dal 66,6% del 2022 al 69,8% nel 2023.

 

Per opportuna conoscenza, di seguito vi riportiamo il link in cui potrete leggere il comunicato dell’INL (INL: bilancio delle ispezioni nel triennio 2021-2023 | INL (ispettorato.gov.it), ma ci preme sottolineare come 81.436 ispezioni condotte in 1 anno, restino assolutamente basse rispetto al numero di aziende presenti in Italia. A conti fatti siamo in presenza di 5 aziende (con dipendenti) ispezionate ogni 100.

 

I continui fatti di cronaca su caporalato, sfruttamento, lavoro irregolare ed in nero, violazione e non applicazione di norme su salute e sicurezza nel lavoro, richiedono la presenza di un organico ispettivo e di un numero di ispezioni fortemente più alto di quello attuale. E’ infatti chiaro ed evidente che se il sistema di controlli non viene avvertito dalle aziende come “realmente presente”, il rischio è di continuare a fare la conta delle morti sul lavoro e di lavoratrici e lavoratori privi di diritti.

 

Con la presente nota, vi informiamo inoltre che sempre in tema di ispezioni, ricordiamo il Piano Nazionale di lotta al sommerso costituente una linea di azione del PNRR.

 

Si tratta di un Piano adottato nel dicembre del 2022, che non è stato discusso con le Parti Sociali, che riteniamo carente e con obiettivi irrisori sulle ispezioni. Per la sua attuazione, oltre al già istituito Comitato Nazionale per il contrasto al lavoro sommerso (a cui partecipano anche le Parti Sociali, tra cui la UIL), il 21 giugno scorso l’INL con proprio Decreto (che vi alleghiamo), ha designato i componenti di un altro organismo operativo denominato “Task force sul Lavoro sommerso” che dovrà relazionarsi con il Ministero del Lavoro ed il Comitato Nazionale.

 

Ricordiamo che la Task force, istituita con Decreto Ministeriale 50/2024 e presieduta dal Direttore Generale INL dott. Paolo Pennesi, si avvarrà di Tavoli operativi interregionali in cui potranno essere invitate a partecipare anche le parti sociali.

 

DD n. 43 – 2024 Task force