Come giudica la sua esperienza di delegato RSU?
Molto coinvolgente. Sono già al secondo mandato negli uffici della Procura della Repubblica di Reggio Calabria ed esercito questo ruolo con passione, impegno e spirito di servizio. Ammetto che non è semplice comunicare quotidianamente e in maniera efficace con il Magistrato. Al Ministero della Giustizia ci dovrebbe essere una doppia dirigenza, Magistrato e dirigente; invece, da noi entrambi i ruoli sono incarnati da una sola figura e questo, come può immaginare, crea diversi problemi.
Nella sua realtà lavorativa l’amministrazione rispetta il ruolo e le funzioni della RSU stabiliti nel CCNL?
Abbastanza. Il rispetto c’è ma, come le dicevo, non è semplice rapportarsi solo con il Magistrato. Tuttavia, c’è sempre possibilità di confrontarsi e dialogare anche quando le idee per la soluzione di determinati problemi non sono le stesse. La cosa che più mi dispiace è che purtroppo noi RSU non possiamo intervenire su diverse materie e abbiamo un raggio d’azione limitato. Una su tutte l’organizzazione del lavoro, che è fondamentale.
Secondo lei, i suoi colleghi vedono la RSU come uno strumento efficace per risolvere i loro problemi?
Alcuni sì e altri no. Si rivolgono a me per la risoluzione dei problemi più svariati, ma talvolta non riconoscono il lavoro che svolgo per loro. Per esempio, come RSU abbiamo ottenuto una nuova articolazione dell’orario di ricevimento al pubblico, ma pochi hanno riconosciuto il nostro merito. In più, dopo gli ultimi concorsi, ho conosciuto i giovani neoassunti e ho percepito che vedono il sindacato come un qualcosa di estraneo. Probabilmente perché non hanno consapevolezza dell’importanza che ha per i lavoratori. Infatti, molti colleghi non sono informati sul ruolo e le funzioni RSU. Dunque, è importante che, insieme alla dirigenza Uilpa, facciamo tutti uno sforzo supplementare per far conoscere meglio un istituto così importante per la contrattazione decentrata.
Manca circa un anno alle prossime elezioni RSU: si candiderà di nuovo?
Sì, anche per coinvolgere i giovani, inserirli nel sindacato, fargli prendere coscienza dei loro diritti e dei loro doveri. Come le dicevo all’inizio io sono molto coinvolta nell’attività sindacale, perciò, intendo mettermi nuovamente in gioco per portare avanti le istanze della Uilpa nell’interesse dei lavoratori, degli utenti dei servizi pubblici e per far capire all’amministrazione quanto è importante coinvolgere il sindacato nella gestione degli uffici.
Luca Colafrancesco, Ufficio comunicazione UILPA
Roma, 1 luglio 2024