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Mef, Cagliari. «La principale rivendicazione dei colleghi è la flessibilità oraria». Intervista a Lia Calvisi

Lia Calvisi

Lia Calvisi è entrata nel Ministero Economia e Finanze come funzionaria nel 2022, ed è una neoassunta nella Pubblica Amministrazione. L’abbiamo intervistata per capire la situazione del suo ufficio e le motivazioni che la spingono a interessarsi del sindacato.

 

Quali sono i problemi principali nella sua Amministrazione?

 

Direi tre. Il primo riguarda i carichi di lavoro. Essendo sottorganico gestiamo con difficoltà tutte le attività in programma. Il secondo problema riguarda le connessioni in Rete e la fruibilità di portali e piattaforme: sono poco funzionali o poco utili, NoiPA su tutti.  Il terzo problema investe la formazione. A parte un corso iniziale realizzato dalla SNA, la formazione è stata delegata a colleghi e caposervizio già oberati di lavoro e quindi impossibilitati a occuparsene.

 

Nel suo ambiente lavorativo cosa rivendicano maggiormente i suoi colleghi?

                       

La flessibilità oraria. Cioè la possibilità di utilizzare le ore in eccedenza che altrimenti non verrebbero sfruttate. Noi ci troviamo in una situazione di rigidità nel debito e flessibilità nell’eccedenza nel senso che quando si accumulano ore di lavoro in più non abbiamo a disposizione né una banca ore, né riposi compensativi. Quindi, ci sono dei colleghi che, anche a causa della mole di lavoro, spesso accumulano diverse ore in eccedenza di cui però non possono usufruire.

 

Lei ha intenzione di candidarsi alle prossime elezioni RSU? Se sì, cosa la spinge a farlo?

 

Credo la tendenza intrinseca a cercare soluzioni e che contemperino gli interessi dell’ufficio e le esigenze di servizio, i bisogni dei dipendenti e i bisogni dell’amministrazione. La possibilità di discutere con la controparte per migliorare la qualità del lavoro mi dà una motivazione fortissima.

 

Luca Colafrancesco, Ufficio comunicazione UILPA

 

Roma, 25 luglio 2024