Proprio ieri ci auguravamo che la campagna di denigrazione della Pubblica Amministrazione e dei suoi dipendenti fosse finita e invece oggi dobbiamo ricrederci. Infatti, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, parlando in un convegno ha dichiarato: “La Pubblica Amministrazione in Italia oggettivamente rappresenta un po’ la palla al piede del Paese, senza offesa”. Un’analisi attenta di questa dichiarazione tradisce molto imbarazzo da parte di un ministro che evidentemente non ha tanta autonomia di pensiero.
Quell’ “un po’” cosa significa? Quanto pesa al Paese la palla al piede Pubblica Amministrazione? Quanto una pallina da ping pong? Da calcio? Da cannone? Un ministro dello Sviluppo economico dovrebbe essere preciso visto che in teoria ha a che fare con i numeri tutto il giorno. E sarebbe suo dovere anche comparare affermazioni così pesanti. Perché le palle al piede del Paese sono tante. Un po’ pesa la Confindustria visto che i suoi soci passano il tempo a rastrellare soldi pubblici senza un ritorno occupazionale corrispondente al denaro del contribuente che si mettono in tasca. Un po’ pesano sulle spalle del Paese le banche visti i salvataggi fatti sempre con i soldi pubblici a causa di gestioni che gridano vendetta a Dio.
Si potrebbe continuare, ma è la chiusura della dichiarazione di Giorgetti che risulta forse maggiormente interessante: la Pubblica Amministrazione è un po’ una palla al piede, “senza offesa”. Quel “senza offesa” piazzato in coda significa che il ministro sa perfettamente di essere offensivo. E questa consapevolezza induce qualche domanda: per conto di chi? Oppure non conosce la Pubblica Amministrazione. E in tal caso perché prima di parlare non si informa? Sarebbe meglio, così eviterebbe storiche figuracce. Come quando affermò che il medico di base non serviva più perché i pazienti si curavano consultando Internet. Infatti si è visto come la sua regione, la Lombardia, ha gestito la pandemia. Un successone.
Sta dunque ripartendo la campagna contro la Pubblica Amministrazione. C’era da aspettarselo? Francamente no. Pensavamo di esserci lasciati alle spalle una brutta retorica. Purtroppo vediamo che sta tornando. E la spiegazione è semplice: sta arrivando una montagna di soldi da Bruxelles e gli interessati, ossia i cosiddetti privati, mandano avanti i loro politici: un po’ ministri, senza offesa.
Per quanto concerne la Uilpa ci sentiamo traditi da dichiarazioni di questo tenore. Dichiarazioni inappropriate e bugiarde. Se lo mettano bene in testa tutti coloro che intendono ritornare alla retorica del passato: la Pubblica Amministrazione ha retto il Paese da un anno e mezzo a questa parte e gli sta permettendo di uscire dalla pandemia. E da oggi lo grideremo ai quattro venti. Per noi davvero niente sarà più come prima.
Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione
Roma, 28 settembre 2021