I dati Istat delineano un quadro chiaro: negli ultimi anni, le retribuzioni dei dipendenti pubblici sono cresciute a un ritmo significativamente più lento rispetto a quelle dei lavoratori del settore privato. Tra il 2009 e il 2023, i salari nella pubblica amministrazione sono aumentati del 14,1%, mentre nell’industria e nei servizi si sono registrati incrementi rispettivamente del 25,9% e del 17,3%.
Un divario ancora più marcato se si considera l’inflazione, che nello stesso periodo è cresciuta del 32%. Le prospettive per il 2024 non sembrano migliorare: i rinnovi contrattuali già siglati portano a stimare un aumento delle retribuzioni nella pubblica amministrazione pari a un misero 0,1%, un dato che potrebbe addirittura diventare negativo a causa di effetti contabili legati all’indennità di vacanza contrattuale. Al contrario, industria e servizi privati dovrebbero registrare aumenti più consistenti, rispettivamente del 4,6% e del 3,4%, inflazione all’1%.