Iniziamo con una domanda operativa: quali sono le principali funzioni di un Segretario regionale?
Deve essere presente in tutti i vari ministeri e nelle agenzie perché è fondamentale stare vicino ai lavoratori, ascoltare i loro problemi e, insieme a loro, cercare di risolverli. Inoltre, nella mia regione, l’Abruzzo, svolgo un ruolo di raccordo tra tutte le componenti sindacali presenti sul territorio. Coordinatori territoriali, giovani che si avvicinano al sindacato, colleghi di tutti gli enti. Cerchiamo di remare tutti nella stessa direzione. Infine, coordino i segretari provinciali: l’Aquila, dove risiedo, Pescara, Teramo e Chieti.
Quali sono oggi i tre problemi principali che affronta negli enti del comparto Funzioni Centrali della sua regione?
Il primo, è far comprendere le motivazioni per cui non abbiamo firmato il Contratto Collettivo Nazionale. È stata una scelta dettata da ragioni economiche. Nelle tasche dei lavoratori, arrivano tra i 25 e i 70 euro netti al mese. Purtroppo, la stampa parla di 165 euro lordi, ma si tratta di una cifra che distorce la realtà. Un altro motivo per cui non abbiamo firmato il CCNL è perché non apporta alcun miglioramento normativo.
Il secondo problema qual è?
Le assunzioni. Per esempio, noi vogliamo che tutti i 12mila precari della Giustizia vengano assunti, non solo una parte come vorrebbe fare il governo. C’è un enorme problema di carenza di personale: in alcune amministrazioni si arriva anche a un 50% in meno rispetto all’organico necessario.
E il terzo problema qual è?
Collima col precedente: il ricambio generazionale. Molte figure esperte sono andate in pensione senza trasmettere le competenze acquisite negli anni e le poche assunzioni, prive di guida e di esperienza, non sono bastate a pareggiare i conti. Si sta andando incontro a un grave impoverimento del know-how amministrativo.
Può darci qualche dato sull’Abruzzo in termini di dipendenti pubblici e iscritti Uilpa?
L’Abruzzo, in termini di popolazione, è paragonabile a un quartiere di Roma, ma con un territorio vastissimo e prevalentemente montano. La provincia dell’Aquila, ad esempio, è la più estesa d’Italia. Questo ha delle ricadute anche sulle pubbliche amministrazioni: i numeri non sono altissimi. Le realtà più corpose sono l’INPS e l’Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda gli iscritti Uilpa, siamo tra i 2mila e i 2mila e 200, direi una buona percentuale.
Qual è il futuro della contrattazione decentrata territoriale negli enti delle Funzioni Centrali?
Al momento quello che posso dirle è che ha margini limitati. Tuttavia, resta uno strumento fondamentale per negoziare cose importanti come il Fondo di Sede. Su questo fronte noi stiamo cercando di redistribuirlo nel modo più equo possibile tra i lavoratori tramite la contrattazione. Spesso i dirigenti tendono a sottrarre risorse, dimenticando che si tratta di cifre modeste rispetto alle loro indennità. Un risultato notevole sarebbe riuscire a ottenere la detassazione del Fondo di Sede e degli straordinari.
A cura dell’Ufficio comunicazione Uilpa
Roma, 3 luglio 2025