Dal punto di vista operativo quali sono le funzioni principali di un Segretario regionale?
Innanzitutto, quella di garantire un efficace coordinamento tra le diverse province della regione. In Sicilia, abbiamo ben nove Segretari generali, ciascuno responsabile della propria provincia. Il mio compito principale è creare un collegamento solido tra loro, facilitando lo scambio di informazioni, la condivisione di strategie e la costruzione di sinergie che possano rafforzare l’azione sindacale sul territorio della nostra isola. Oltre a questa funzione, mantengo un dialogo costante con i coordinatori regionali delle varie amministrazioni pubbliche: ministeri, enti pubblici non economici e agenzie fiscali. Questo collegamento è essenziale per monitorare le dinamiche interne agli enti, ascoltare le esigenze dei lavoratori e rappresentare efficacemente le loro istanze nelle sedi opportune. Per ultimo il mio ruolo e quella di rappresentare il tramite diretto con la Segreteria Generale della Uil Sicilia ed Area Vasta, inerente tutti quegli aspetti di politica Confederale regionale e nazionale.
Quali sono le principali sfide che affrontate in Sicilia?
Le difficoltà sono molteplici e spesso interconnesse. Il primo grande problema riguarda la carenza di personale, un fenomeno che si fa sentire soprattutto nelle province più piccole e meno attrattive. Le amministrazioni centrali tendono a concentrare le risorse umane nelle grandi città, come Palermo, Catania e Messina, lasciando le aree interne in condizioni di grave sottorganico. Questo squilibrio ha un impatto negativo sulla qualità dei servizi pubblici e aumenta il carico di lavoro per i dipendenti già in servizio.
Un secondo problema riguarda la presenza di un numero elevato di lavoratori precari nella Pubblica Amministrazione. Questi dipendenti svolgono un ruolo cruciale, ma vivono nell’incertezza della stabilità lavorativa e non godono di tutte le tutele e i diritti di cui avrebbero bisogno. La Uilpa si impegna a promuovere politiche di stabilizzazione, perché solo così possiamo evitare la dispersione di competenze preziose e costruire un’amministrazione più efficiente e affidabile.
Ci sono altre sfide con cui vi misurate?
Sì. Un tema che preoccupa molto è il ricambio generazionale nella dirigenza sindacale Uilpa Sicilia. Molti dirigenti storici sono andati in pensione senza un adeguato ricambio. Formare una nuova classe dirigente non è semplice: richiede tempo, formazione e soprattutto il coinvolgimento attivo dei giovani, spesso poco attratti dal sindacato. Il nostro obiettivo è quello di mostrare ai più giovani che il sindacato è uno strumento concreto per la tutela dei propri diritti e una preziosa opportunità di crescita personale e professionale. Solo così potremo assicurare continuità e rinnovamento alla nostra organizzazione.
Come vede il futuro della contrattazione decentrata territoriale negli enti delle Funzioni Centrali?
È strettamente legato al riconoscimento formale della Uilpa ai tavoli nazionali. Se non saremo ammessi ai contratti nazionali, o se non ci sarà una sentenza che sancisca il nostro rientro, saremo costretti a svolgere un ruolo prevalentemente di critica e contrapposizione, senza poter incidere direttamente sulle scelte che riguardano i lavoratori.
Come avete affrontato questo problema?
Abbiamo dialogato molto con i lavoratori per sensibilizzarli sull’importanza di non disperdere il proprio voto alle elezioni del rinnovo delle RSU e per continuare a sostenere la nostra organizzazione sindacale, presentando e promuovendo le liste Uilpa in tutte le province della regione. Sono orgoglioso di poter dire che questo impegno ha dato i suoi frutti: abbiamo registrato un aumento di 600 voti rispetto alla precedente tornata elettorale e Palermo ha confermato la sua leadership come realtà più votata in Sicilia.
Il successo elettorale sicuramente conforta. Ma come pensate di andare avanti?
Nonostante le difficoltà, continueremo a difendere con determinazione i diritti dei lavoratori. Anche se esclusi dai tavoli di contrattazione, non faremo mai mancare il nostro sostegno, la nostra vigilanza e la nostra capacità di mobilitazione. In questo contesto, le RSU elette dalle liste UILPA avranno un ruolo sempre più strategico, diventando il punto di riferimento per i dipendenti pubblici e per la tutela dei loro interessi nei luoghi di lavoro.
A cura dell’Ufficio comunicazione UIL Pubblica Amministrazione
Roma, 5 luglio 2025