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Inps. XXI Rapporto annuale: il 23% dei lavoratori guadagna meno di 780 euro al mese

Presso la Sala della Regina di Montecitorio il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha tenuto la Relazione annuale, in occasione della presentazione del XXI Rapporto annuale dell’Istituto. Il Rapporto prende in esame, per il 2021, la situazione del Paese, con particolare attenzione alle più rilevanti prestazioni erogate dall’Istituto e alla dinamica dei contribuenti.

“La distribuzione dei redditi all’interno del lavoro dipendente – ha sottolineato Tridico – si è ulteriormente polarizzata, con una quota crescente di lavoratori che percepiscono un reddito da lavoro inferiore alla soglia di fruizione del reddito di cittadinanza. Il 23% dei lavoratori guadagna meno di 780 euro/mese, considerando anche i part-time. Per contro, l’1% dei lavoratori meglio retribuiti ha visto un ulteriore aumento di un punto percentuale della loro quota sulla massa retributiva complessiva” (dal 6,5% al 7,5% per il settore privato). Nel 2021 si registrano più persone sul mercato del lavoro rispetto al 2020 (25.683 mila persone) ma – spiega il presidente dell’Inps -“molti dei nuovi lavoratori immessi sono impiegati per un numero ridotto di ore e percepiscono retribuzioni che non permettono ai singoli di vivere dignitosamente. Guardando alla generalità degli occupati, la metà più povera ha perso quote di reddito tra il 2005 e 2020″. 

 

Assegno unico: arrivate domande per 9,1 milioni di figli 

A fine giugno sono arrivate all’Inps domande di assegno unico per circa 9,1 milioni di figli, a cui si aggiungono oltre 530 mila figli di nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza che hanno ricevuto almeno una integrazione da assegno unico, rispetto ad una potenziale platea di circa 11 milioni aventi diritto, ha detto Tridico.

“Circa il 45% degli assegni pagati – ha detto – va a nuclei con ISEE inferiore ai 15.000 euro, che pertanto ricevono il massimo del beneficio, mentre più del 20% dei figli appartengono a nuclei familiari che non hanno presentato ISEE e quindi percepiscono l’importo minimo. L’importo medio mensile per nucleo richiedente nel mese di maggio risulta da un minimo di 128 euro per un figlio a 1.581 euro per i nuclei con 6 figlio più. 

Un’ulteriore ragione che induce a preoccuparsi del fenomeno della povertà lavorativa di oggi – ha affermato Tridico nella sua Relazione annuale – è il fatto che chi è povero lavorativamente oggi sarà un povero pensionisticamente domani”. 

 

Diseguaglianza nella distribuzione dei redditi

presso la Sala della Regina di Montecitorio, il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha tenuto la Relazione annuale, in occasione della presentazione del XXI Rapporto annuale dell’Istituto.

Il Rapporto prende in esame, per il 2021, la situazione del Paese, con particolare attenzione alle più rilevanti prestazioni erogate dall’Istituto e alla dinamica dei contribuenti.

“La diseguaglianza nei redditi, oltre che essere aumentata, è pervasiva e attraversa tutte le dimensioni di genere, di età, di cittadinanza, di territorio. Essa origina anche dal moltiplicarsi delle forme contrattuali, oggi pari a ben 1.011: troppe e spesso non rappresentative”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico nella XXI Relazione sul Rapporto annuale dell’Inps, illustrato questa mattina alla Camera alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Aumenta la quota delle retribuzioni dell’1% più pagato dei dipendenti mentre si riduce quella di coloro che hanno le retribuzioni più basse.

Di seguito i documenti integrali in Pdf.

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