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Incarichi di collaborazione e personale della P.A. e altre novità sul fronte PNRR

Fra le molte novità contenute nel decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 (“Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”) si segnalano gli articoli che vanno dal 31 al 40 perché contengono disposizioni in materia di personale e organizzazione delle pubbliche amministrazioni. Vediamo alcuni passaggi salienti.

L’art. 31 modifica l’art. 1 del “decreto reclutamento” (decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113) prevedendo che i professionisti assunti a tempo determinato per l’attuazione dei progetti del PNRR possano mantenere l’iscrizione all’albo, collegio o ordine professionale di appartenenza e non possono essere cancellati d’ufficio. Possono anche mantenere l’iscrizione alla propria cassa previdenziale.

L’art. 33 istituisce un ulteriore organismo di governance per l’attuazione del PNRR presso il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri. Si tratta del “Nucleo PNRR Stato-Regioni”, che avrà il compito di “assicurare il coordinamento delle relazioni tra Amministrazioni statali titolari di interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e gli enti territoriali” e sarà operativo fino al 31 dicembre 2026. A tal fine, il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie potrà avvalersi di un contingente di 23 unità di personale collocate in posizione di comando o fuori ruolo. Ma il Dipartimento potrà anche avvalersi, dal 1° gennaio 2022, del “supporto di società a prevalente partecipazione pubblica”, nonché di un “contingente di esperti (…) di comprovata qualificazione professionale” con compenso fino a un massimo di euro 50.000 lordi annui per singolo incarico, entro un limite massimo di spesa di 300.000 euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.

L’art. 34 assegna al Ministero della Transizione Ecologica dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023 un contingente di 152 unità composto da esperti “in possesso di specifica ed elevata competenza, almeno triennale, nello sviluppo e gestione di processi complessi nell’ambito della transizione ecologica ed energetica o della tutela del territorio o della biodiversità o dello sviluppo dell’economia circolare” e da personale in comando da altre amministrazioni. La spesa prevista è pari 7.600.000 euro per ciascuno degli anni considerati. Entro 30 giorni verranno definiti con decreto ministeriale la composizione del contingente e i compensi degli esperti, la cui individuazione avverrà (previa valutazione dei titoli, delle competenze e dell’esperienza professionale richiesta) tramite colloquio effettuabile anche in modalità telematica. Oltre ai 7,6 milioni di euro annui di cui sopra, vengono stanziati altri 1,4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 “per le esigenze di funzionamento connesse all’attività del contingente”, per una spesa totale pari a 9 milioni di euro annui.

Si segnala inoltre nel decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 è previsto il credito di imposta fino all’80% delle spese sostenute da imprese alberghiere, agriturismi e altre imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale (compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici) per interventi di riqualificazione realizzati fino al 31 dicembre 2024.

Il decreto contiene anche finanziamenti per le PMI del turismo e per i giovani under 35 che intendono avviare un’attività nel settore turistico. Si modifica inoltre il regime delle agevolazioni per le nuove imprese e per quelle già esistenti che intendano avviare programmi di attività economiche imprenditoriali o investimenti di natura incrementale nelle Zone Economiche Speciali (ZES), al fine di stimolare la crescita economica del Mezzogiorno.

Alle città metropolitane sono assegnate risorse per un ammontare complessivo pari a 2,5 miliardi di euro per il periodo 2022-2026, per favorire l’inclusione sociale, ridurre l’emarginazione e le situazioni di degrado sociale, promuovere “il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche”, nonché sostenere progetti legati alle smart-cities, con particolare riferimento ai trasporti e al consumo energetico.

Ufficio comunicazione UIL Pubblica Amministrazione

Roma, 11 novembre 2021

In allegato il testo del Decreto-legge 152-2021 in pdf.