Dopo la pubblicazione della Relazione annuale 2022, presentata il 4 ottobre dal commissario straordinario Fabrizio D’Ascenzo, nel nuovo numero del periodico Dati Inail la Consulenza statistico attuariale dell’Istituto approfondisce l’analisi degli ultimi dati semestrali sull’andamento infortunistico e tecnopatico, rilevati alla data dello scorso 30 aprile. L’incremento del 24,6% delle denunce di infortunio in complesso, passate dalle 564.412 del 2021 alle 703.432 del 2022, è dovuto quasi in ugual misura sia all’aumento dei contagi sul lavoro da Covid-19 (da circa 49mila a 120mila casi) sia agli infortuni “tradizionali”, che sono stati 68mila in più. Come evidenziato dalla Csa, l’anno scorso si è avuta una recrudescenza delle infezioni da Covid-19 di origine professionale, con un’incidenza media sul totale di tutti gli infortuni denunciati che è passata da una denuncia su 12 nel 2021 a una denuncia su sei nel 2022, mentre nel 2020 era stata di una denuncia su quattro. Al netto dei contagi, l’incremento degli infortuni denunciati a livello nazionale scenderebbe, quindi, dal +24,6% al +13,2%.