La finale di una delle competizioni più ambite, gli Europei, si è conclusa con le braccia al cielo dei giocatori della Roja.
Olympiastadion di Berlino, arbitro francese Letexier, più di 60mila spettatori, si cantano la Marcha Real e God Save the King, maglie rosse contro maglie bianche, inizia la finale di Euro2024.
Un primo tempo bloccato dove le squadre si studiano ma è la Spagna a mantenere il pallino del gioco. L’Inghilterra osserva, difende e cerca di ripartire con i suoi gioielli Foden, Bellingham e Saka.
Poche occasioni da un lato e dall’altro e arriva l’intervallo. È il secondo tempo che accende la scintilla nei tifosi sugli spalti. Nemmeno il tempo di battere la palla al centro che al 47esimo minuto la freccia sinistra, Nico Williams, servito splendidamente dalla freccia a destra, Lamine Yamal, confezionano il vantaggio spagnolo.
L’Inghilterra però non si arrende e cerca subito il pareggio con un tiro a giro di Jude Bellingham che esce di un soffio. Diversi i cambi da entrambe le parti prima dell’1-1 firmato dal neoentrato Cole Palmer. Il giocatore del Chelsea, vicecapocannoniere della Premier, non se lo fa ripetere due volte e con un bel sinistro deposita la palla alle spalle di un incolpevole Unai Simon.
La partita continua a regalare emozioni da un lato e dall’altro ma è la Spagna a decidere il match con il subentrato Mikel Oyarzabal che all’86esimo minuto chiude sul 2-1 un match fino a quel momento in bilico. Cuccurella, portato in Nazionale al posto di Grimaldo, terzino delle meraviglie del Leverkusen, ripaga la scelta di mister de la Fuente con un assist al bacio che Oyarzabal deve solo spingere dentro.
Finisce così, 2-1 Spagna. Il 2-1 del bel gioco, del possesso, delle giovani promesse, il 2-1 della Roja che alza la sua quarta coppa nel cielo di Berlino. Torna a casa invece un’Inghilterra che non riesce a liberarsi dalla sua storica maledizione e che perde anche questa finale dopo quella del 2021 contro l’Italia.
Luca Colafrancesco, Ufficio comunicazione UILPA
Roma, 15 luglio 2024