Stamattina si è svolto all’ARAN il primo incontro per il calendario elettorale delle prossime RSU.
A fronte di una condivisibile proposta dell’ARAN, che fissava l’appuntamento elettorale tra il 18 e il 20 marzo 2025, abbiamo registrato con sorpresa la richiesta di diverse sigle sindacali di calendarizzare l’appuntamento elettorale nella Settimana di Pasqua.
La motivazione ufficiale sembrerebbe essere quella di non sovrapporre la tornata elettorale con l’appuntamento congressuale di un’organizzazione.
Eppure pare che l’Aran abbia l’intenzione di soddisfare questa richiesta. E allora sorge spontanea la domanda: ma l’Aran è un ente terzo al sopra delle parti o sta mutando pelle? Se è così abbia l’onestà di dirlo.
È ovvio che a ridosso delle festività pasquali una quota consistente di lavoratori sarà in vacanza. Perciò si mette a rischio la massima partecipazione alle elezioni fissando le operazioni di voto, lo scrutinio e tutte le altre attività connesse in giornate prefestive.
L’impegno congressuale di una singola sigla sindacale non può condizionare la tornata elettorale sino a questo punto. Non è certo la prima volta che le elezioni per il rinnovo delle RSU si sovrappongono alle fasi congressuali di qualche organizzazione. Come UILPA non abbiamo mai avuto timore di affrontare la competizione anche in situazioni simili, malgrado i problemi organizzativi che ne derivavano.
Per chiudere, ricordiamo all’Aran che scegliere la data per le elezioni delle RSU non significa solo tracciare un segno sul calendario. Significa permettere ai lavoratori dei comparti pubblici di esercitare il diritto al voto.
Intralciare questo diritto è molto grave.
Sandro Colombi, Segretario generale Uil Pubblica Amministrazione
Roma, 13 novembre 2024