La UIL Pubblica Amministrazione prende atto dell’inserimento dell’art. 116 nel disegno di legge di bilancio 2025, che prevede, a partire dal prossimo anno, l’obbligo per l’Automobile Club d’Italia (ACI) di versare all’entrata del bilancio dello Stato una somma pari a 50 milioni di euro annui. Tali risorse, secondo quanto riportato, saranno acquisite all’erario a titolo di contributo alla finanza pubblica.
Nel rispetto delle finalità di equilibrio economico del Paese, come Organizzazione Sindacale chiediamo con forza di conoscere le motivazioni alla base di questo prelievo a carico dell’ACI, un ente pubblico non economico che svolge funzioni di primaria importanza per la collettività.
L’operazione, se non accompagnata da adeguate garanzie governative, rischia di compromettere l’efficienza e la tenuta complessiva dei servizi pubblici erogati dall’ACI, con pesanti ripercussioni sul personale e sulle prestazioni verso i cittadini.
In particolare, chiediamo di assicurare:
- Garanzie per il potenziamento dell’azione amministrativa: Riteniamo non più rinviabile un piano di assunzioni che rafforzi la capacità operativa dell’ACI. Non è accettabile che si chieda all’Ente di contribuire con una somma così rilevante senza prevedere misure strutturali per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi offerti.
- Incentivi economici per il personale: Il personale dell’ACI è costantemente chiamato a operare in un contesto di sfide crescenti, dalla digitalizzazione dei servizi alle nuove normative, e per questo è fondamentale riconoscere il loro impegno con incentivi adeguati e la rimozione del tetto imposto alle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale dall’art. 23 comma 2 del d.lgs. 75/2017.
L’efficienza e l’innovazione tecnologica non possono non passare, inevitabilmente, anche dal rispetto del personale e del loro operato pubblico!
- Trasparenza e chiarezza sugli obiettivi: Nessuna manovra che coinvolga l’ACI può essere accettata se non esplicitata chiaramente e seguita da adeguate garanzie sindacali. Come UILPA, rigettiamo con decisione qualsiasi operazione politica dettata da interessi di parte, da corse ad occupare poltrone o fastidiosi giochi di potere, dimenticando poi, di conseguenza, il ruolo centrale del personale.
Esprimiamo inoltre la nostra ferma opposizione al clima inquisitorio e alle voci di propaganda che continuano a circolare attorno a questa vicenda. Queste dinamiche rischiano di creare solo confusione e alimentare malcontento tra i lavoratori, causando ritardi e disagi che ricadono sulla collettività e sulle aspettative di un personale che, sostenuto dalla UIL Pubblica Amministrazione, continua a lottare per il rispetto delle regole gestionali e per il miglioramento del servizio pubblico.
In conclusione, la UIL Pubblica Amministrazione è totalmente impegnata a tutelare i diritti delle lavoratrici e lavoratori dell’ACI e del PRA, ottenendo garanzie che ogni decisione sia presa nell’interesse dell’Ente. Non accetteremo soluzioni che ignorino il contributo fondamentale di chi opera quotidianamente per il buon funzionamento di questa Amministrazione e di tutti i servizi che essa offre al Paese!
Il Coordinamento UIL Pubblica Amministrazione ACI-ACP
Roma, 30 ottobre 2024