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Conferenza Nazionale di Statistica. Povertà educativa: una mappatura del territorio

Il 3 e 4 luglio si è tenuta a Roma la quindicesima Conferenza Nazionale di Statistica. Nell’ambito di questo evento c’è stato un incontro intitolato “Definire e misurare la povertà educativa”, un fenomeno multidimensionale del contesto familiare, economico e sociali in cui i minori vivono.

 

I risultati di questo esercizio preliminare di valutazione dell’esposizione dei giovani
di 0-19 anni al rischio di povertà educativa mette in luce una situazione di carenza di risorse
educative e di difficoltà negli esiti scolastici più accentuata della media in tutte le tipologie di
comune di Sicilia, Puglia e Campania e in molte Zone rurali del Centro-Nord (Lazio, Liguria,
Emilia-Romagna). Carenza di risorse ma esiti scolastici migliori della media si osservano in
molte aree rurali del Paese, nelle città del Lazio, della Calabria e della Puglia e nei Sobborghi
della Lombardia. Una situazione meno compromessa rispetto alla media nazionale sia per
risorse sia per gli esiti riguarda la maggior parte delle città del Centro-Nord (fanno eccezione
quelle di Piemonte, Liguria e Toscana per gli esiti e le città del Lazio per le risorse) e, nel
Mezzogiorno, le città di Abruzzo, Basilicata e Molise. Dotazione relativamente vantaggiosa di
risorse ma esiti scolastici peggiori della media caratterizzano le città del Piemonte, della Liguria
e della Toscana e città e Sobborghi urbani della Sardegna.

 

Continua a leggere qui: POVERTA-EDUCATIVA-3-luglio-2024