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Colombi. Valutazione performance: è ora di voltare pagina

Dobbiamo ammetterlo: siamo di fronte a un tema essenziale per la tenuta del Paese. Altro che inflazione, competitività del sistema produttivo, lavoratori-poveri, crisi dell’occupazione, problemi del lavoro ecc. ecc. Come si evince dal report che la Corte dei Conti ha diffuso ieri, in Italia abbiamo un problema di gestione del ciclo della performance nei Ministeri. Sembra che ci sia un eccessivo “appiattimento verso l’alto” delle valutazioni. Cioè, grazie alle pagelle gonfiate si regalano troppi soldi agli statali con i premi di produttività.

 

Ottimo. Visto che l’Europa torna a predicare austerità, riforme e tagli della spesa pubblica, meglio portarsi avanti con il lavoro, anche se sa tanto di minestra riscaldata. Peccato però che nessuno rifletta su un piccolo dettaglio. Se dopo 15 anni di riforme della P.A. a colpi di “ciclo della performance” e fiumi di leggi-delega, decreti, circolari, direttive, relazioni, linee guida e via andando, siamo ancora al punto di partenza, non sarà che tutto l’impianto di quelle “riforme” era (come abbiamo sempre sostenuto) solo fuffa a uso della propaganda politica?

 

Scrivere un’accozzaglia di regole assurde, ridicole e inapplicabili e poi denunciare al mondo che quelle regole non funzionano: ecco come si fanno in Italia le riforme della Pubblica Amministrazione dal 2009 in poi.

 

Vogliamo provare a trarre una morale dall’ultima relazione della Corte dei Conti sulla performance? Eccola: per distribuire quei pochi spiccioli di premio di produttività in busta paga alle lavoratrici e ai lavoratori dei ministeri non serve tutta l’impalcatura giuridica e amministrativa che hanno messo in piedi i Grandi Riformatori che hanno scritto il decreto 150.

 

E allora, smettiamola di prenderci in giro. Il sistema di “valutazione della performance” è una bufala storica che non ha mai funzionato e non funzionerà mai, perché è uno sterile esercizio accademico totalmente sganciato dai veri problemi dell’organizzazione del lavoro nelle pubbliche amministrazioni.

 

Fosse mai la volta buona che riusciamo a spazzare via tutto?

 

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

 

Roma, 21 maggio 2024