Banner

Colombi. Poche risorse per il Ccnl, ma si sprecano soldi in concorsi evitabili

Il Consiglio di Stato ha recentemente annullato due concorsi pubblici indetti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) e dal Ministero della Difesa: rispettivamente per 374 e 267 posti.

 

La decisione è scaturita dal fatto che, al momento della pubblicazione dei bandi, risultava ancora valida una graduatoria precedente, senza che le amministrazioni avessero fornito una motivazione dettagliata per l’indizione di nuovi concorsi. Infatti, per la copertura dei posti vacanti, una regola generale è quella dello scorrimento delle precedenti graduatorie.

 

Non si è seguita la regola e adesso siamo di fronte a un bel pasticcio. Un pasticcio che comporta lo spreco di risorse e solleva interrogativi sulla capacità di gestione delle procedure concorsuali da parte delle amministrazioni coinvolte.

 

Questa vicenda mette in evidenza una volta di più l’importanza di rispettare le graduatorie vigenti e di fornire adeguate motivazioni quando si decide di bandire nuove selezioni, questione sulla quale la Uil da tempo chiede di fare chiarezza.

 

E che dire dei costi che sono costrette a sostenere le persone che partecipano ai concorsi pubblici? Occorre infatti disporre di una PEC, versare la tassa di partecipazione, accollarsi le spese per la preparazione alle prove concorsuali (libri, corsi ecc.) e le spese di viaggio e permanenza per recarsi nel luogo dove si tengono le selezioni.

 

Ancora una volta la politica ignora il Paese reale, ignora i cittadini, ignora i giovani che cercano lavoro. Ancora una volta la politica dimostra di non saper gestire la macchina dello Stato. Siamo davvero stanchi di tanta approssimazione e di tanta indifferenza per le persone. Le persone che con pazienza e senso del dovere mandano avanti la Pubblica Amministrazione nonostante gli stipendi inadeguati, nonostante il clientelismo, nonostante gli sprechi.

 

Ai politici che oggi ci governano abbiamo un messaggio da dare: continueremo a denunciare la vostra inadeguatezza e continueremo a protestare finché non la smetterete con la vostra ingerenza nella vita della Pubblica Amministrazione italiana. Non siete all’altezza, fatevi da parte per il bene del Paese.

 

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

 

Roma, 2 dicembre 2012