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Colombi. Il decreto rafforzamento riduce le opportunità di ingresso nella P.A.

Rinfresca la memoria con il meglio di UILPA.IT. – Articolo del 26 giugno 2023

 

Il provvedimento del Governo sul rafforzamento della capacità amministrativa della pubblica amministrazione, ormai convertito in legge n. 74/2023, non fornisce la risposta che ci attendevamo al problema dei fabbisogni di personale nel comparto Funzioni Centrali, da noi ripetutamente denunciato.

 

In questa legge si limita lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi, per le pubbliche amministrazioni, considerando idonei i candidati collocati nella graduatoria finale entro il 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi. Una misura che contraddice la volontà dichiarata dal governo di superare i limiti al turnover della forza lavoro in tutte le P.A.

 

La P.A. ha un estremo bisogno di personale per tornare ad essere pubblica e svolgere quella decisiva e riconosciuta funzione che fa del nostro Paese una società democratica e avanzata: parliamo di circa 180mila unità di personale da assumere nei prossimi anni, se dobbiamo dar credito ai dati del conto annuale e ai piani dei fabbisogni per il comparto Funzioni Centrali (ministeri, agenzie ed enti previdenziali).

 

Mettere una soglia percentuale alle graduatorie è stato un errore. Non è certo questo il modo per rendere attrattiva la PA ai giovani e far sì che partecipino a questi concorsi. Piuttosto, servono risorse per il rinnovo contrattuale 2022-2024.

 

La strada maestra per la UILPA è il rinnovo del contratto e la detassazione degli aumenti, nonché la cancellazione del tetto di spesa per il salario accessorio volta a liberare risorse per premiare la produttività, permettere gli avanzamenti di carriera secondo i criteri stabiliti nel CCNL e retribuire meglio le attività che comportano rischi e disagi per i lavoratori.

 

Dobbiamo rifinanziare il nuovo sistema di inquadramento, portandolo almeno all’1% del monte salari per fare in modo che le maggiorazioni retributive che derivano dai differenziali delle progressioni economiche e dagli incarichi di elevata professionalità diventino strumento di supporto e di incentivazione del processo di riqualificazione del personale.

 

Non chiediamo lo “Stato perfetto”, ma finanziamenti per l’apertura del negoziato sul rinnovo del CCNL, stabilizzazione dei precari e una massiccia campagna di assunzioni stabili di giovani per assicurare un futuro dignitoso a questo Paese.

 

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

 

Roma, 26 giugno 2023