Banner

Colombi. Dopo i precetti, i Ministri aprono i musei nei giorni festivi

La Galleria degli Uffizi di Firenze

Nelle scorse settimane il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha dichiarato alla stampa che i musei statali sarebbero stati aperti il 25 dicembre, il 26 dicembre e il 1° gennaio 2024. Due piccole distrazioni: 1) è da anni che il 26 dicembre i musei sono  aperti; 2) per le aperture degli unici giorni festivi in cui i musei sono chiusi al pubblico è necessario un accordo nazionale con le Organizzazioni Sindacali, che si traduce in successivi accordi locali per verificare la disponibilità dei lavoratori a partecipare.

 

Fu proprio la UILPA a fine novembre scorso a chiedere alla delegazione di parte pubblica del MIC di convocare le parti sociali per non arrivare a ridosso delle fatidiche date ma, purtroppo, com’era prevedibile, il ritardo si è puntualmente verificato perché la competente Direzione Generale aveva bisogno di fare il monitoraggio delle risorse non spese per finanziare le due aperture mediante un progetto apposito.

 

La convocazione viene fissata per il  19 dicembre e la nostra Organizzazione, assieme ad altre, ha fatto presente che non c’erano né le risorse sufficienti né il tempo necessario per organizzare – a pianificazione turni già avviata da tempo, perché nei musei la tutela è organizzata con anticipo – le contrattazioni locali e verificare le disponibilità. La UIL ha sottoscritto l’accordo per il 1° gennaio 2024, rispetto alla quale data ci sarebbe stato più agio (ma poco) per effettuare le contrattazioni.

 

Ieri veniamo a sapere che nelle sedi in cui la contrattazione ha stabilito la chiusura del 25 dicembre l’Amministrazione del MIC sta esercitando fortissime pressioni  sia nei confronti delle Organizzazioni che hanno deciso di non firmare gli accordi – come nel caso della DRM Campania – sia nei confronti dei lavoratori che non hanno dato la disponibilità a lavorare. Siamo arrivati al punto in cui il Direttore Generale Musei riconvoca per oggi una contrattazione legittima che ieri si è conclusa con una fumata nera. Tradotto: si deve aprire per forza, perché il Ministro ormai ha detto urbi et orbi che a Natale i musei sarebbero stati aperti… e pazienza se le Organizzazioni Sindacali si sono fatte interpreti di un carico di lavoro massacrante che disincentiva a fare ulteriori sforzi, pazienza se i lavoratori che garantiscono una continuità di aperture pressoché costante vogliono festeggiare almeno il Natale con le famiglie… pazienza!

 

Ma c’è di più. Sembrerebbe – il condizionale è d’obbligo – che il Ministro sia intenzionato a recarsi il 25 dicembre in visita privata agli Uffizi (che da programma resteranno chiusi). Siamo certi che, presentandoci anche noi ai cancelli, saremo accolti – sempre in visita privata – nonostante il sito sia chiuso senza alcuna sorta di discriminazione delle esigenze, un po’ come è accaduto con quell’altro Ministro che fa fermare i treni quando meglio crede.

 

Ci chiediamo se tutto questo è legittimo in un sistema apparentemente democratico di relazioni sindacali. Ci chiediamo fino a che punto dovremo sopportare queste ingerenze da parte della politica.

 

Noi abbiamo solo fatto il nostro lavoro e tutelato le necessità di coloro che rappresentiamo, proponendo di utilizzare le risorse tutte sul 1° gennaio 2024 ma il tavolo nazionale del MIC, legittimamente, ha deciso diversamente. Non abbiamo, però, imposto il nostro punto di vista ai nostri interlocutori e ci aspettavamo che, almeno per il rispetto che si deve a chi la pensa in altro modo, avrebbero usato lo stesso garbo con noi e con i lavoratori. Non è stato così.

 

Ma di una cosa possiamo essere tutti certi: ogni violazione dei diritti, ogni sopraffazione rispetto ai legittimi risultati del confronto negoziale si tradurrà per noi in motivo di conflitto e rivendicazione.

 

E allora sì che i musei saranno chiusi.

 

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

 

Roma, 22 dicembre 2023