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Bombardieri: “L’Europa proroghi sospensione del Patto di stabilità”

PIERPAOLO BOMBARDIERI SEGRETARIO UIL

“La guerra in Medioriente ci consegna scenari umanamente drammatici e raccapriccianti che richiedono un impegno di tutti, a partire dall’Europa, per costruire una pace giusta e duratura. C’è, inoltre, il rischio che quel conflitto aggravi una situazione economica e sociale del tutto incerta a livello globale. É essenziale, dunque, che l’Unione Europea proroghi almeno per un altro anno la sospensione del Patto di Stabilità: al Governo italiano chiediamo di sostenere questa richiesta, altrimenti a pagarne le conseguenze saranno ancora i più deboli”.

 

È quanto ha dichiarato il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, oggi a Parigi per manifestare con la Confederazione Sindacale Europea e al fianco dei sindacati francesi, belgi, spagnoli e di tutta Europa, per dire “no” all’austerità, ai tagli alla sanità e ai servizi pubblici essenziali e per rivendicare una redistribuzione della ricchezza e aumenti salariali dignitosi.

 

“L’esperienza pandemica – ha sottolineato Bombardieri – ha reso evidente quanto alti siano stati i costi sociali delle politiche di austerità applicate negli ultimi anni: bisogna impedire il perpetuarsi di tali condizioni di ingiustizia e diseguaglianza. Anche sul fronte delle politiche industriali, poi – ha proseguito il leader della Uil – non ci sono risposte concrete da parte della Commissione. È da mesi che rivendichiamo l’adozione di un fondo sovrano, affinché lavoratori e imprese europee non siano lasciati al loro destino: lo stesso Governo italiano, che inizialmente aveva avanzato la richiesta in Consiglio, sembra essersene dimenticato. Peraltro, i processi di transizione hanno accentuato queste problematiche. Dunque – ha concluso Bombardieri – per tutelare i posti di lavoro e facilitare la riconversione, abbiamo bisogno di un approccio meno ideologico e più di merito, a partire dallo sviluppo di strumenti comuni sulla base del modello SURE, per attutire gli impatti negativi sulle lavoratrici e sui lavoratori del nostro Paese e dell’Europa”.