“L’Intelligenza artificiale, spesso, è già presente all’interno delle aziende e nell’organizzazione del lavoro e, spesso, le organizzazioni sindacali non sono messe in condizioni di saperlo. Bisogna intervenire subito per porre rimedio ai rischi e alle conseguenze che ne stanno scaturendo”. È quanto ha sostenuto il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, nel suo intervento al G7 del Lavoro in corso a Cagliari, proprio sul tema dell’Intelligenza artificiale nel mondo del lavoro.
“Abbiamo verificato – ha precisato Bombardieri – che, in alcuni casi, l’IA viene utilizzata per capire quali sono gli orientamenti religiosi, politici e sessuali dei lavoratori e anche per pesare la loro produttività addirittura attraverso i movimenti del mouse. Oltre a questa sorta di “sorveglianza digitale”, si pone anche il problema di una riduzione del controllo umano nelle decisioni lavorative, di una flessibilità eccessiva e di una dequalificazione del lavoro”.
“Purtroppo – ha sottolineato il leader della Uil – le organizzazioni sindacali non hanno gli strumenti per intervenire, né esiste un’adeguata legislazione di sostegno. Ecco perché abbiamo bisogno di linee guida e di regolamenti che poi siano esigibili. L’attuale direttiva è insufficiente e noi, oggi, qui, con questo incontro – ha concluso Bombardieri – rivendichiamo il dialogo sociale come uno degli strumenti per il controllo dell’Intelligenza artificiale”.
RIGUARDA LA DIRETTA – Intervento Bombardieri al minuto 1:26.30