Sono iniziati i lavori del LABOUR7. I delegati sindacali di Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Giappone si riuniscono con l’obiettivo di influenzare il G7 di Cagliari, elaborando delle proposte comuni per affrontare il problema delle disuguaglianze e del lavoro povero, per difendere la libertà associativa in tutto il mondo e per rivendicare un approccio umano-centrico nell’impiego dell’Intelligenza Artificiale.
Il nostro Segretario Generale Pierpaolo Bombardieri ha preso parte al Panel “Shaping the future of work we want”, una tavola rotonda internazionale sul ruolo cruciale del Sindacato per un controllo umano nell’I.A.
Sul tavolo del Labour7 c’è il problema delle disuguaglianze che in Italia e nel mondo si allargano. Abbiamo bisogno di decidere insieme come intervenire.
Discuteremo anche della libertà associativa che non è garantita ovunque. Molti dei nostri colleghi e delle nostre colleghe sono reclusi perché si associano per difendere i diritti dei più deboli.
C’è poi il tema complessivo dei salari, del lavoro povero e della sicurezza. La dignità e il rispetto della vita umana, infatti, rimangono per noi dei principi fondamentali. In particolar modo, affronteremo la necessità di un controllo umano nell’uso dell’intelligenza artificiale.
Ribadiremo che bisogna affrontare la transizione climatica e il costo dell’energia senza scaricare i grandi profitti delle multinazionali sulle spalle di lavoratori e lavoratrici.
Da tempo contestiamo la scelta dell’UE di tornare al Patto di Stabilità. Il modello deve essere il programma SURE che ha permesso di affrontare una crisi sociale molto pesante. Dal punto di vista dell’innovazione e degli investimenti, quindi, per noi, la scelta giusta è trovare risorse con i bond europei. Continueremo a insistere sulla tassazione degli extraprofitti e a ribadire che è inaccettabile sia tassato di più il lavoro delle transazioni finanziarie.