Salvini diceva che avrebbe abolito la riforma Fornero. Oggi, invece, propone che nel pubblico impiego, volontariamente, si possa andare in pensione due anni più tardi. Non dimentichiamo che migliaia di lavoratrici si sono viste negare il proprio diritto ad andare in pensione 6 mesi prima della scadenza, da un governo presieduto proprio da una donna. Finché gli interventi sulle pensioni saranno fatti per fini elettorali, ne pagheranno il prezzo lavoratori e lavoratrici che ogni anno non hanno certezza di come e quando andranno in pensione.
L’assegno unico è un intervento per la genitorialità che ha creato molti problemi. Ha escluso chi non ha un contratto a tempo determinato o indeterminato e chi non è residente da almeno due anni in Italia.
In questo Paese, quando si parla di pari opportunità, mancano le infrastrutture sociali: un problema che ci portiamo dietro da anni. I numeri dell’ISTAT ci dicono che aumentano gli occupati e che tutto va bene, ma non è così. C’è chi è senza lavoro, chi è in cassa integrazione e chi ha un lavoro di bassa qualità per salari e condizioni sociali o di sicurezza.