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Bocchi (UIL). Rinnovare i contratti per la crescita dell’economia

Oggi la Segretaria confederale Tiziana Bocchi è intervenuta nella giornata di ricordo del Patto Ciampi del 1993, presieduta dal neoeletto presidente del CNEL, Renato Brunetta, alla presenza del presidente uscente Tiziano Treu e del giudice costituzionale Giuliano Amato.

 

La celebrazione dell’anniversario dei trent’anni del Protocollo Ciampi assume un duplice significato: da un lato il ricordo di una stagione esaltante che ha segnato un’epoca, dall’altro un’occasione per trarre insegnamento, ottenendo strumenti utili per governare e anticipare il futuro. Come UIL abbiamo sempre sostenuto l’idea di una politica dei redditi condivisa, di un modello partecipativo volto a migliorare le condizioni di vita delle persone oltre che ad una più equa redistribuzione della ricchezza prodotta in azienda. In questo quadro, venne inoltre regolamentata e codificata la contrattazione collettiva nel nostro Paese, con il CCNL come primaria fonte normativa e salariale, centro regolatore dei rapporti di lavoro e, allo stesso tempo, di governance delle relazioni industriali e un secondo livello che doveva contribuire a realizzare una più equa politica redistributiva.

Purtroppo, quest’ultimo non si sviluppò come avevamo immaginato, venendo così a mancare un pezzo fondamentale di sostegno dei redditi. In questi giorni drammatici per effetto della crisi economica e sociale in atto, è utile ricordare che il 23 luglio del 1993 fu un giorno importante per il nostro Paese e quanto sia ora più che mai necessario rilanciare un sistema di relazioni industriali forte e partecipativo in grado di sostenere il mondo del lavoro e aiutare il Paese ad affrontare le gravi difficoltà che tutti stiamo vivendo. Per noi questo rappresenta un’occasione fondamentale per aprire la nuova stagione contrattuale.

Rinnovare i contratti non rappresenta solo un diritto per i lavoratori e le lavoratrici, ma è un investimento per la crescita dell’intero sistema economico. Come Uil stiamo lavorando per una contrattazione sempre più innovativa, che, oltre al recupero salariale, includa tematiche riguardanti l’organizzazione del lavoro e la riduzione di orario a parità di salario.