Banner

Lavoratori somministrati: dichiarazioni di Santo Biondo e Sandro Colombi

A sinistra Sandro Colombi, Segretario generale UILPA. A destra Santo Biondo, Segretario Confederale UIL.

“Se mille lavoratrici e lavoratori somministrati nella Pubblica amministrazione dovessero restare a casa, il decreto flussi rischierebbe di saltare: sarebbe un grave errore strategico che potrebbe alimentare nuove sacche di irregolarità”.

 

È quanto hanno dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo e il segretario nazionale della UilPa, Sandro Colombi.

 

«Da un lato, si approvano misure per aumentare i flussi regolari di ingresso, dall’altro si rischia di espellere professionalità già formate e operative che permettono di gestire quei flussi nel rispetto delle regole e della legalità. Non possiamo più accettare che questi lavoratori siano considerati di ‘serie B’ solo perché non assunti direttamente dalla Pubblica amministrazione. Il loro apporto – hanno continuato Biondo e Colombi – è fondamentale, per l’attuazione delle politiche migratorie e, in particolare, per la gestione delle pratiche degli sportelli unici per l’immigrazione nelle Prefetture e negli Uffici immigrazione delle Questure. Contribuiscono ogni giorno al funzionamento di servizi essenziali, eppure vivono nel limbo della precarietà, nonostante le croniche carenze di personale e la paralisi dei concorsi pubblici.”

 

“Rivendichiamo la stabilizzazione e il pieno riconoscimento del ruolo di queste lavoratrici e di questi lavoratori che, ormai, potremmo definire ‘fantasma’. Chiediamo al governo e, in particolare, al Sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano – hanno concluso Biondo e Colombi – di convocare un tavolo istituzionale sull’immigrazione che affronti, con serietà e responsabilità, anche la questione dei lavoratori somministrati. È tempo di uscire dall’ipocrisia e dare risposte concrete».

 

Roma, 3 giugno 2025