Nel mese di aprile il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo record. Lo rileva Bankitalia, secondo cui l’aumento segnalato è di 29,3 miliardi rispetto al mese di marzo, così da portare il debito complessivo delle Amministrazioni Pubbliche a 2.680,5 miliardi.
L’incremento riflette l’aumento delle disponibilità liquide (17,1 miliardi, a 101,8) e il fabbisogno del mese (11,9 miliardi). Gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno aumentato il debito per ulteriori 0,4 miliardi. Alla fine di aprile la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 22,4 per cento (0,2 punti percentuali in più rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è lievemente aumentata, a 7,5 anni. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 25,9 miliardi mentre quello delle Amministrazioni locali di 3,5 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto invariato.