Secondo ADOC negli ultimi mesi, diverse piattaforme di streaming hanno aumentato i prezzi per i loro abbonamenti: da Netflix a Disney+, passando per DAZN e Now TV, molte piattaforme hanno rivisto al rialzo i loro listini prezzi.
Si tratta dell’ennesima ondata di rincari che prosegue senza sosta. Mentre i prezzi degli abbonamenti crescono, spesso in modo consistente, non si può dire lo stesso per gli stipendi e le pensioni. I consumatori fanno i conti con l’inflazione e il caro-vita e, con l’erosione del potere d’acquisto, ci si trova a dover spendere di più per lo stesso servizio.
Le piattaforme di streaming giustificano questi aumenti offrendo contenuti esclusivi e di alta qualità, ma i costi aumentano vertiginosamente ed è lecito domandarsi se il valore offerto corrisponda realmente al costo sempre più elevato degli abbonamenti.
Per avere un’idea dell’impatto di questi rincari, basti pensare che abbonarsi a tutte le principali piattaforme di streaming presenti in Italia può arrivare a costare 157,91 euro al mese (1.894,92 euro all’anno). Una cifra esorbitante, che prende in considerazione i piani senza pubblicità e che potrebbe variare in base alle promozioni offerte da ciascuna piattaforma e alla possibilità o meno di condividere gli account.
Dobbiamo fermare questa politica dei rincari e sottoporremo la questione al tavolo della Commissione di Allerta Prezzi, chiedendo di valutare l’esistenza di eventuali pratiche commerciali scorrette e di adottare misure per tutelare i consumatori. Non resteremo a guardare!
*Costi di abbonamento delle principali piattaforme di streaming presenti in Italia:
- Amazon Prime Video: 4,99€
- Netflix: 19,99€
- Disney+: 13,99€
- Apple TV+: 9,99€
- NOW: 24,99€
- DAZN: 59,99€
- Infinity+: 7,99€
- Discovery+: 7,99€ al mese
- Paramount: 7,99€ al mese