I portafogli delle famiglie dell’eurozona si stanno assottigliando. Secondo gli ultimi dati Eurostat, pubblicati il 13 gennaio, nel terzo trimestre del 2024 il tasso di risparmio è sceso al 15,3%, segnando un calo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. La causa principale? Un aumento dei consumi dell1,1%, che ha superato la crescita del reddito disponibile.
Eurostat non fornisce dettagli approfonditi su come le famiglie stiano allocando i propri consumi. È lecito chiedersi se questo aumento sia dovuto a necessità primarie, come l’acquisto di beni alimentari e servizi essenziali, oppure se sia alimentato da una maggiore propensione alla spesa per beni durevoli o servizi non essenziali.
Un altro dato allarmante è la diminuzione del tasso di investimento delle famiglie, sceso al 9,1%. Questo significa che le famiglie stanno investendo sempre meno in attività che potrebbero generare reddito in futuro, come immobili o azioni. Al contrario, i profitti delle imprese continuano a crescere, sostenuti dall’aumento dei redditi da lavoro dipendente.
Il quadro che emerge dai dati Eurostat è complesso e, sotto molti aspetti, preoccupante. La crescita dei profitti aziendali (+0,1%), spiegata con l’aumento dei redditi da lavoro dipendente, a fronte di una riduzione degli investimenti delle famiglie, potrebbe accentuare le disuguaglianze esistenti all’interno dell’Eurozona.