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Agenzia delle Entrate: locazione agevolata per i neoassunti

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 4 del 16 maggio 2025, ha chiarito le modalità operative di un’importante novità introdotta dalla legge n. 207/2024: un contributo biennale da parte del datore di lavoro a favore dei neoassunti con contratto a tempo indeterminato che, dal gennaio 2025, cambiano residenza per motivi lavorativi. Questa misura mira a sostenere l’occupazione stabile, incentivando i lavoratori a spostarsi in una nuova città per cogliere opportunità professionali.


Chi può beneficiarne e a quanto ammonta il contributo?

 

Il beneficio, pari a 5.000 euro annui per un periodo di due anni, è destinato a coprire parzialmente le spese di affitto, manutenzione dell’appartamento e utenze condominiali. Per potervi accedere, il lavoratore deve soddisfare tre requisiti fondamentali:

  • Il reddito da lavoro dipendente (e pensione) del 2024 non deve aver superato i 35.000 euro (tassazione ordinaria).
  • Il cambio di residenza deve comportare una distanza di almeno 100 chilometri tra la vecchia e la nuova abitazione, calcolata su tratta ferroviaria o stradale.
  • Il contratto di locazione nel comune della sede di lavoro deve essere regolarmente registrato, e la residenza trasferita entro i termini per il conguaglio fiscale.

 


Aspetti fiscali e documentali

 

Le somme erogate dal datore di lavoro sono rilevanti ai fini contributivi, concorrendo al calcolo dell’ISEE del nucleo familiare e all’accesso a prestazioni previdenziali e assistenziali. È importante sottolineare che la franchigia di 5.000 euro annuale deve essere erogata completamente nei dodici mesi di riferimento, senza possibilità di riporto.

Il datore di lavoro, per recuperare l’esenzione, è tenuto a conservare la documentazione comprovante il diritto al beneficio, tra cui copia del contratto di locazione registrato, documentazione delle spese sostenute (anche condominiali) e una dichiarazione del lavoratore sulla sua residenza anagrafica nei sei mesi precedenti l’assunzione.


Cumulabilità con altre agevolazioni

 

Questo contributo è cumulabile con altre misure fiscali previste per il triennio 2025-2027, che includono una soglia maggiorata di esenzione fiscale fino a 1.000 euro per lavoratori senza figli e fino a 2.000 euro per chi ne ha. Sommando i due benefici, un lavoratore può arrivare a fruire di un importo complessivo fino a 12.000 o 14.000 euro nel biennio, a seconda della presenza di figli.

Questa nuova misura rappresenta un importante incentivo per la mobilità lavorativa e un concreto sostegno economico per coloro che affrontano un trasferimento per motivi di lavoro, contribuendo a stabilizzare l’occupazione nel nostro Paese.