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Adoc. Buona notizia il patto salva-spesa ma preoccupati per aumento prezzi

Il patto salva spesa è una buona notizia, ma esprimiamo profonda preoccupazione per l’aumento progressivo dei prezzi dei generi di largo consumo. È per questa ragione che chiediamo un incontro urgente al Presidente del Consiglio nazionale dei consumatori e degli Utenti, Massimo Bitonci, per discutere insieme a tutte le Associazioni dei Consumatori delle azioni di carattere strutturale per contrastare il carovita.

 

È quanto chiede in una lettera indirizzata al Presidente CNCU, Massimo Bitonci e per conoscenza al Ministro delle Imprese dal Made in Italy, Adolfo Urso, e al Garante della sorveglianza sui Prezzi, Benedetto Mineo, l’Adoc, insieme alle altre Associazioni dei consumatori che partecipano ai lavori della Commissione Allerta Rapida in rappresentanza del CNCU.

 

Questa situazione emergenziale è destinata a peggiorare, soprattutto in vista della riapertura delle scuole e dell’autunno, e rischia di gravare sulle famiglie per oltre 3 euro in più rispetto all’anno scorso.

 

Il patto salva spesa non ha visto il coinvolgimento delle Associazioni dei consumatori. Non è chiara né la composizione del paniere né come aderiranno le singole aziende. Per favorire maggiore trasparenza sul mercato e contrastare comportamenti speculativi è necessario un monitoraggio a livello nazionale e territoriale con strumenti inclusivi ed efficienti come gli Osservatori territoriali, coordinati da “Mr. Prezzi”. Si tratta di interventi necessari affinché si arginino definitivamente i fenomeni speculativi e le furbizie.

 

Il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito sensibilmente e da lungo tempo, i prezzi dei beni di largo consumo sono aumentati ben oltre il giustificato prezzo dell’alto costo del trasporto, dell’energia, degli imballaggi e delle materie prime e nei mesi di agosto e settembre i prezzi sono stati nuovamente gonfiati.

 

Auspichiamo che questo patto non parta da una buona intenzione per poi diventare solo un intervento spot e “di marketing”. Le persone hanno bisogno di risposte concrete a quella che è diventata la vera emergenza.